Tutta colpa di Giorgia. Solo e sempre colpa di Giorgia. L'opposizione italiana è incastrata in una fase pre-politica, ai limiti dell'infantilismo, nella quale qualunque cosa accada parte immediatamente il riflesso pavloviano: la responsabilità è del governo. Dagli accadimenti più banali a quelli più complessi. Lo scaricabarile è una coperta di Linus nella quale, in questa torrida estate, Pd e compagni amano avvolgersi.
Ecco, appunto, partiamo dal clima, cioè dalla sempiterna polemica da ascensore che per l'opposizione sta alla politologia come von Clausewitz alla teoria della guerra: «piove, governo ladro». Ma, visti i tempi, va bene anche «fa caldo, governo ladro». È un'opposizione che ha appaltato il suo arsenale ideologico al meteo e che quindi spesso precipita nel ridicolo. Un'alluvione devasta il nord Italia? Colpa della Meloni, anche se non governa neppure da un anno e la fragilità idrogeologica italiana affonda le sue radici in decenni di mala gestione. La canicola non concede tregua al Paese? Sempre colpa del governo e dei negazionisti dei cambiamenti climatici che, per inciso, non siedono tra i banchi dell'esecutivo, ma tutto fa brodo per imbastire una polemica. E vogliamo parlare del caro benzina? E del caro voli? E del caro vacanze? E degli scontrini impazziti, dei toast smezzati a pagamento e dei caffè venduti come se fossero nabucodonosor di champagne? Non c'è nemmeno bisogno di dirvelo: per la sinistra è tutta colpa della presidente del Consiglio.
Ogni giorno un esponente delle sinistre si sveglia e, dopo aver dato una scorsa approssimativa ai giornali e aver catalogato i vari problemi che ammorbano l'orbe terracqueo, decide di intestarne uno all'inquilina di Palazzo Chigi. Vale per qualsiasi cosa, è come un abito quattro stagioni. Ma a forza di indossarlo, si logora. Persino gli sbarchi di migranti - che con il Pd regnante erano valide risorse spinte sui nostri lidi da cambiamenti geopolitici globali - adesso vengono imputati alla maggioranza come marchio di disdoro.
Un esercizio di pigrizia intellettuale che, se da una parte certifica lo stato di sana e robusta costituzione del governo, dall'altra smaschera un piccolo acciacco della democrazia: perché anche il migliore degli esecutivi necessita di una buona opposizione. Ma forse anche la sciatteria della sinistra è colpa della Meloni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.