Cordoglio e commozione nella città di Wells per i funerali di Harry Patch, l'ultimo reduce britannico della Prima Guerra Mondiale scomparso lo scorso 25 luglio all'età di 111 anni (www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=369723). Migliaia di persone hanno riempito le strade della sua città per assistere alla processione funebre, durante la quale soldati di quattro diverse nazioni - Gran Bretagna, Belgio, Francia e Germania - hanno trasportato la bara fino alla cattedrale, com'era stato chiesto dallo stesso Patch. Un ultimo messaggio di pace e riconciliazione da parte di «Last Tommy» - com'era chiamato per il titolo della sua autobiografia - per decenni una testimonianza vivente degli orrori della guerra, da lui definita un «massacro organizzato». Patch, idraulico di professione, aveva combattuto nella famosa battaglia di Passchendaele del 1917, nella quale perse la vita oltre mezzo milione di persone. La guerra fu per lui un'esperienza scioccante, e per tutto il resto della vita volle testimoniare al mondo gli orrori di ogni conflitto armato. Nel 2004 incontrò un veterano tedesco di 108 anni, Charles Kuentz, che aveva combattuto sul fronte opposto durante la Grande Guerra. Nel 2007 scrisse la sua autobiografia, divenendo fra l'altro il più longevo autore di tutti i tempi.
Durante la cerimonia funebre, a cui hanno preso parte rappresentanti delle ambasciate belga, francese e tedesca, sono stati letti brani della sua biografia, ed è stato intonato l'inno pacifista «Where have all the flowers gone». I Radiohead (www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=372129) hanno recentemente dedicato all'ultimo reduce britannico una canzone dal titolo «Harry Patch (In Memory Of)».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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