Grecia, nella notte votata la fiducia al governo Ma fuori dal parlamento continuano gli scontri

Nella notte la votazione di fiducia al nuovo esecutivo Papandreou con il ministro delle Finanze Venizelos che ha presentato il piano di tagli per ottenere gli aiuti dall'Ue: 28,4 miliardi di tagli e 50 di privatizzazioni. In piazza scontri con la polizia

Grecia, nella notte votata la fiducia al governo 
Ma fuori dal parlamento continuano gli scontri

Atene - Il governo socialista greco ha ottenuto la fiducia del parlamento, prima tappa verso l’adozione, entro la fine del mese, del nuovo piano di austerità. Il voto è arrivato nel corso della notte, al termine di un dibattito difficile e con la piazza del parlamento occupata dai manifestanti. L’adozione del piano di risparmi, che prevede tagli massicci e privatizzazioni, è condizione indispensabile per assicurarsi il sostegno dell’Unione europea nel difficile obiettivo di salvare il Paese dalla bancarotta. Il governo ha ottenuto tutti i voti dei socialisti, 155 su 300, mentre l’opposizione in blocco ha votato contro. L’annuncio del risultato è stato accolto da un boato di fischi e buu della piazza.

Papandreou chiede fiducia "Chiedo la fiducia per continuare a far fronte alla crisi e al deficit, evitare il fallimento e garantire la presenza della Grecia nel nocciolo duro dell’Ue" ha affermato il premier Georges Papandreou. Il governo "si impegna con tutte le sue forze a uscire dalla crisi, esiste una prospettiva, un sentiero tracciato, abbiamo il sostegno e l’aiuto della comunità internazionale e dell’Unione europea con un prestito enorme" ha aggiunto, denunciando come un "errore strategico" il mancato appoggio della destra al piano.

Il piano di Venizelos Il nuovo ministro delel Finanze, Evangelos Venizelos, si è impegnato dal canto suo a uno sforzo supplementare per risanare il paese, al di là delle richieste dell’Unione europea e del Fondo monetario Internazionale. "Abbiamo bisogno di un piano parallelo di ristrutturazione" del Paese, "i cui obiettivi saranno armonizzati" con quelli dei Paesi creditori, "ma che ci permetteranno migliori risultati in termini di bilancio, di crescita e di giustizia sociale" ha assicurato l’esponente socialista. Ma la "stabilizzazione resta la priorità" ha sottolineato Venizelos, guardando in prospettiva al voto del 28 giugno su quel piano di austerity che prevede 28,4 miliardi di tagli e 50 miliardi di privatizzazioni.

I ministri dell’Eurozona hanno accordato alla Grecia due settimane di tempo per approvare il piano, prima di sbloccare la quinta tranche da 12 miliardi di euro del piano di salvataggio da 110 miliardi complessivi, concesso nel 2010 ad Atene. Secondo una fonte del ministero delle Finanze, le necessità delle finanze greche sono coperte fino al 18 luglio.

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