Milano - Beppe Grillo ancora torna sul "palco" e lancia il "Movimento a 5 stelle". Fondare: Beppe Grillo. Partito atipico che inizia a darsi una struttura stabile e si presenterà alle Regionali di primavera in Emilia Romagna e in Piemonte. Il comico è sceso in campo sottolinenando che "questo non é uno spettacolo", al Teatro Smeraldo di Milano, davanti a circa 2.000 persone (dati degli organizzatori) contingentati via 'blog' per evitare le code all'esterno.Una kermesse che, al di là della stessa volontà espressa dal suo ispiratore, ha retto tutto sulla capacità teatrale del comico genovese, ora in veste di esponente politico sia pur sui generis, che ha alternato suoi temi classici - l'ecologia, il risparmio energetico, l'antipolitica, lo spontaneismo, il rigore etico - e le sue gag un po' contro tutti che gli hanno attirato le accuse di qualunquismo e incoerenza.
Celentano, la Mori, de Magistrie Ricca Ad assistere allo "show" anche Adriano Celentano con Claudia Mori, applauditissimi. Fra i presenti pure l'ex magistrato Luigi De Magistris ora europarlamentare dell'Idv e il giornalista free-lance Piero Ricca. Prima che salisse sul palco, su un grande schermo sono stati trasmessi alcuni video su manifestazioni e incontri precedenti con sonori fischi per Berlusconi, Brunetta e Gelmini ma anche, per dire, all'indirizzo di Fassino.
Contro Berlusconi e Napolitano... E Grillo, poco dopo il suo ingresso, ha tirato una stoccata ai sindacati per i morti sul lavoro ("si indignano, ma se un lavoratore denuncia la cattiva sicurezza viene licenziato"), e allo stesso presidente della Repubblica. Napolitano è stato tirato in ballo con forti critiche sul Lodo Alfano e sullo Scudo fiscale. Critiche anche agli esponenti dell'opposizione (assenti alla Camera durante la sua approvazione), alle banche e alla Confindustria. Lo scudo fiscale è stato anche utilizzato per stigmatizzare l'ex leader dei Ds, Piero Fassino: "é da 25 anni in Parlamento e da 30 anni la moglie" a non fare niente, ha scherzato.
Ironia pesante Quindi battute pesanti, anche riferite all'altezza, hanno riguardato Berlusconi e Brunetta e rilievi sono stati mossi a Formigoni e a Letizia Moratti, il primo sulle politiche sanitarie e la seconda per le auto e la cementificazione. Beppe Grillo ha presentato, sempre alternando battutacce e i soliti educatissimi "vaffanculo", il programma già noto fra cui niente eleggibilità per chi è stato condannato, abolizione delle leggi ad personam a partire dal Lodo Alfano e dalla riforma Gelmini per la scuola, accesso facilitato a internet, telelavoro, sviluppo sostenibile e così via.
Centrale per Grillo la questione morale e la lotta alle mafie: "Io mi chiedo se le leggi siano uguali per tutti - ha detto il 'politico' - e, vista la nostra situazione istituzionale, se lo Stato sono i cittadini allora questo è l'anti-Stato che fa leggi per i delinquenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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