Hezbollah torna in moto, a una manciata di ore dalla morte del leader Hassan Nasrallah, i cui funerali sono stati rimandati a data da destinarsi. Il gruppo avrebe perfino già scelto un successore, Hashem Safieddine, cugino di Nasrallah e supervisore degli affari politici dei proxy filoiraniani. Ma torna anche a parlare in pubblico: questa mattina, intorno alle 12.00 (ora di Beirut) Naim Qassem, vice Segretario generale, ha tenuto un discorso da una location segreta.
"Abbiamo perso un fratello, un padre e un leader, il segretario generale Hassan Nasrallah, questa grande persona che è rimasta nell'arena fino al suo martirio". Questa l'apertura del numero 2 di Hezbollah. "Nasrallah è fra noi e lo sarà sempre", ha aggiunto. Qassem pronuncia il suo discorso seduto davanti a delle persiane chiuse, per impedire di fornire elementi che possano consentire di individuare il luogo in cui si trova. Si appella al "popolo di Hezbollah", Qassem: "Abbiamo fiducia in voi, gente di sacrificio. Siamo sulla stessa barca e vinceremo come abbiamo vinto nel 2006. La nostra capacità è forte e grande, e il nemico sta impazzendo a causa della sua incapacità di raggiungere le nostre capacità!" A suo dire, il movimento è in grado di affrontare ogni possibilità qualora Israele decida di entrare via terra.
Il leader ha parlato di una "lunga battaglia" dalla quale è certo che Hebollah uscirà vincente: ma soprattutto, la "Resistenza" continuerà a sostenere Gaza in difesa della Palestina allo stesso ritmo. Poi un cenno alla continuità: la leadership continuerà con la precisione e la stabilità creata da Nasrallah. " Se Israele crede che la sua determinazione a essere brutale raggiungerà il suo obiettivo, allora resterà deluso. Israele attacca terre e civili libanesi e commette massacri con il sostegno dell’America con tutte le sue capacità", tuona Qassem.
Il secondo al comando di Hezbollah, ha più volte fatto appello all'unità araba e islamica nella lotta contro Israele: il riferimento, dunque, non è solo agli alleati e amici, ma anche alle nazioni arabe cerchiobottiste, colpevoli di flirtare sia con Israele che con l'Occidente. Poi, ha provato ha tracciare qualche linea del futuro: "Siamo sulla stessa barca e la vittoria è nostra. Abbiamo bisogno di un po' di pazienza e abbiamo preparato ciò che abbiamo in termini di forza e prontezza. Le scelte nel partito saranno facili perché sono chiare e perché abbiamo un cuore solo".
Quanto alla nomina di un successore, Qassem sembra smentire la certezza con la quale, nelle scorse ore è stata data per certa la successione tra Nasrallah e suo cugino. "Sceglieremo un segretario generale del partito il prima possibile e secondo il meccanismo di selezione approvato. Nella struttura di Hezbollah ci sono vice comandanti e riserve alternative pronte quando il leader viene ferito in qualsiasi posizione", ribadisce Qassem, sottolineando come-nonostante le numerose perdite fra gli alti in grado, Hezbollah sarà in grado di rimpiazzare tutti i comandanti eliminati da Israele. Ieri, era stata l'emittente al-Arabiya ad aver riferito che il Consiglio della Shura aveva scelto Safieddine, ma ora Qassem non sembra confermare questa scelta.
Inoltre, nel discorso che ha appena concluso, il vice capo di Hezbollah non ha dato alcuna indicazione sui funerali
di Nasrallah. Ieri fonti di Al-Arabiya e Al-Hadath avevano inizialmente riferito di funerali previsti per oggi, ma successivamente le stesse testate hanno fatto sapere del rinvio a una data non precisata.
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