Man mano che i soldati israeliani avanzano nella Striscia di Gaza, negli edifici abbandonati dai civili e da Hamas le Idf esibiscono nuove prove della totale mancanza di scrupoli degli uomini dell’organizzazione palestinese, disposti a utilizzare persino giocattoli e strutture scolastiche per nascondere il proprio arsenale.
Due video sono stati condivisi su X dal portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari, ennesime testimonianze del fatto che i terroristi sono disposti a mettere in pericolo anche i bambini di Gaza, pur di portare avanti la loro guerra di odio contro Israele. Nel primo, si vedono quattro militari in una stanza buia, all’interno di una scuola. Uno di loro squarcia con un coltello un grosso orsacchiotto di peluche, rivelando una scatola di munizioni e un fucile di precisione Dragunov nascosto nell’imbottitura.
Il secondo filmato, invece, è una ripresa effettuata da un soldato durante l’ispezione di un altro istituto, a poca distanza da quello in cui è stato trovato il giocattolo. A giudicare dai fori di proiettili sui muri, pare che nell’edificio ci sia stato uno scontro a fuoco. Due uomini delle Idf entrano in un’aula piena di oggetti di vario genere. Nel mezzo del caos, rinvengono un sacchetto dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, contente due fucili d’assalto. Pochi secondi dopo, la telecamera inquadra una borsa della Usaid, l’organizzazione degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale, piena di caricatori.
Questi video si aggiungono alle decine di immagini emerse fin dai primi giorni dell’operazione di terra delle Idf all’interno della Striscia. Nel corso dei combattimenti a Gaza City, i militari israeliani hanno trovato armi ed equipaggiamenti di Hamas nascosti in ospedali, camere di bambini e dietro i muri di abitazioni private. Un fattore, questo, che complica le azioni dei soldati dello Stato ebraico e espone i civili della Striscia al pericolo di finire vittime di un conflitto in cui l’organizzazione che dovrebbe difenderli li sfrutta come scudi umani.
La situazione gioca anche a favore della guerra psicologica di Hamas, combattuta a colpi di disinformazione e fake news sui social network. L'esempio più rilevante di queste psyops dei terroristi risale al 22 ottobre, quando l'ospedale Al Ahli di Gaza è stato colpito da un missile palestinese difettoso.
Per giorni, le principali testate internazionali hanno attribuito i danni alla struttura ad una bomba israeliana, sostenendo la versione dei fatti fornita da Hamas e scatenando proteste e indignazione in tutto il mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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