Armi pesanti, veicoli corazzati e rapidità di azione: a Gaza entra la fanteria meccanizzata

Le Idf hanno schierato queste unità all'interno della Striscia assieme ai carri armati. Le truppe appiedate dovranno combattere casa per casa, mentre i veicoli corazzati forniranno supporto con le loro armi pesanti

Armi pesanti, veicoli corazzati e rapidità di azione: a Gaza entra la fanteria meccanizzata
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Nelle ore di buio tra il 27 e il 28 ottobre, le Idf hanno espanso le loro operazioni all’interno della Striscia di Gaza. Dopo una serie di bombardamenti “senza precedenti”, tanto che i testimoni hanno parlato di “notte peggiore dall’inizio del conflitto”, le truppe israeliane sono entrate nel territorio controllato da Hamas con carri armati e fanteria meccanizzata.

Quest’ultima è una componente fondamentale negli eserciti moderni ed è composta da unità di truppe appiedate equipaggiate con Apc (Armoured personnel carrier) o degli Ifv (Infantry fighting vehicle). Generalmente, le squadre sono composte da sette o otto fanti, capaci di schierarsi rapidamente sul campo di battaglia e di ingaggiare il nemico con il supporto di armi pesanti montate sui veicoli, contando sulla protezione offerta dalla corazzatura dei veicoli. Un’altra caratteristica fondamentale della fanteria meccanizzata è la sua capacità di muoversi con velocità lungo il fronte, un fattore da non sottovalutare in un'area non particolarmente vasta come la Striscia, e la possibilità di esfiltrare velocemente i feriti.

Generalmente, gli Apc e gli Ifv sono armati con mitragliatrici, missili anticarro, cannoni automatici o artiglieria di piccolo calibro. La maggior parte dei trasporti corazzati ha due uomini di equipaggio, mentre i veicoli da combattimento solitamente necessitano di tre soldati per operare.

Il valore strategico di queste unità è stato dimostrato ampiamente nella guerra in Ucraina. Le unità di fanteria meccanizzata di Kiev, strutturate per essere più rapide e agili rispetto alle grandi formazioni russe, hanno più volte condotto blitz contro le postazioni nemiche provocando danni ingenti o costringendo i difensori alla ritirata. Una modalità di operazioni che l’esercito di Mosca è riuscito a contrastare con campi minati, a cui si è aggiunto il fuoco di artiglieria concentrato sui veicoli danneggiati dagli ordigni.

Lo scenario di guerra in cui saranno impegnate le Idf è completamente diverso rispetto alle grandi pianure dell’Ucraina. La Striscia di Gaza è un’area densamente urbanizzata, con molti edifici a più piani che forniscono ai terroristi di Hamas la possibilità di organizzare imboscate e di piazzare cecchini o nidi di mitragliatrice in posizione sopraelevata. In una situazione del genere, unità di fanteria prive di supporto corazzato sarebbero carne da macello.

Apc e Ifv possono aiutare le truppe appiedate sia grazie ai loro armamenti pesanti, utili per distruggere postazioni nemiche, sia per quanto riguarda la protezione dal fuoco che, nello scenario peggiore, potrebbe provenire da tutti i lati.

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