Manovre nucleari russe nei pressi del confine con l'Ucraina. Vladimir Putin ha incaricato lo Stato Maggiore Generale di prepararsi per esercitazioni sull'uso di armi nucleari non strategiche che coinvolgano la marina e le truppe con base vicino alla frontiera ucraina. Al momento non sono state diffuse ulteriori informazioni, se non che i preparativi sono appena iniziati e che riguarderanno il distretto militare meridionale della Russia. La decisione di Putin arriva in un momento delicatissimo. Le forze del Cremlino stanno infatti mettendo in seria difficoltà l'esercito di Kiev, mentre il ministero degli Interni di Mosca ha da poche ore inserito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella sua lista dei ricercati. "Dispiegare soldati Nato per confrontare militari russi nell'escalation di tensioni è un passo senza precedenti. E richiede attenzione e misure speciali", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, spiegando di "non aver nulla da aggiungere".
Le esercitazioni nucleari di Putin
La decisione di Putin è dunque destinata ad incrementare la tensione tra la Russia e il blocco occidentale. Una tensione, tra l'altro, accresciuta dalle recenti dichiarazioni di Emmanuel Macron in merito all'eventualità di inviare soldati in Ucraina per sostenere Kiev nel caso in cui Mosca dovesse sfondare la linea del fronte. L'agenzia russa Ria Novosti ha adesso annunciato la scelta del capo del Cremlino di procedere con esercitazioni nucleari nei pressi del confine russo-ucraino, pensate appositamente per rispondere alle "provocazioni di funzionari occidentali".
Il ministero russo della Difesa ha fatto sapere che Putin ha incaricato lo Stato Maggiore Generale di prepararsi per esercitazioni sull'uso di armi nucleari non strategiche. "Al fine di aumentare la prontezza delle forze nucleari non strategiche per svolgere missioni di combattimento, lo stato maggiore ha iniziato i preparativi per svolgere esercitazioni con formazioni missilistiche del distretto militare meridionale", si legge nella nota istituzionale.
Alle manovre, prosegue il comunicato, parteciperanno anche l'aviazione la marina. Ciò rappresenta anche "una risposta alle dichiarazioni provocatorie e alle minacce di singoli funzionari occidentali". Il riferimento implicito è alle dichiarazioni del citato Macron e, presumibilmente, anche alle parole del ministro degli Esteri britannico, David Cameron, che nei giorni scorsi aveva parlato della possibilità di attaccare la Russia con armi del Regno Unito.
Alta tensione e rischio escalation
La temperatura si è insomma alzata a dismisura, tra dichiarazioni piccate, repliche al vetriolo e dimostrazioni di forza (vera o presunta). Ad alimentare la preoccupazione per una possibile, nuova, escalation troviamo la notizia riportata dal Financial Times, secondo cui le agenzie di intelligence di diversi Paesi europei hanno lanciato l'allarme ai rispettivi governi sulla minaccia di "violenti atti di sabotaggio" da parte della Russia.
In particolare, Mosca starebbe preparando bombardamenti segreti, attacchi incendiari e danni alle infrastrutture sul suolo europeo, direttamente e tramite intermediari, apparentemente preoccupandosi poco delle eventuali conseguenze sulla popolazione civile. Nel frattempo l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri, Josep Borrell, ha affermato che la Russia rappresenta una "minaccia esistenziale" per l'Europa perché, se avrà successo, Putin non si fermerà in Ucraina.
A proposito di Ucraina, almeno sei persone sono state uccise e altre 35 ferite in un attacco di droni attribuito da Mosca a Kiev e compiuto nella regione russa di confine di Belgorod.
Il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha dichiarato in un messaggio sul suo account Telegram che "l'incidente è avvenuto vicino al villaggio di Berezkova" e ha affermato che le forze ucraine hanno usato "droni kamikaze" per attaccare i due autobus e un terzo veicolo passeggeri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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