Israele e la guerra nei tunnel: cosa c'è da sapere sulle "bombe spugna" su Gaza

Secondo il quotidiano britannico Telegraph l'esercito israeliano starebbe utilizzando "bombe spugna" per neutralizzare i tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza. Ma esistono davvero?

Israele e la guerra nei tunnel: cosa c'è da sapere sulle "bombe spugna" su Gaza
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L'attacco israeliano alla Striscia di Gaza per cercare di eliminare Hamas deve affrontare notevoli difficoltà date dal contesto del campo di battaglia. La Striscia, infatti, è fortemente urbanizzata, e un combattimento in città è considerato da sempre un incubo per la fanteria ma soprattutto per i mezzi corazzati, che perdono la loro mobilità e sono esposti alla reazione dei difensori, che possono sfruttare palazzi, macerie e reti sotterranee per nascondersi e tendere imboscate.

A Gaza, in particolare, Hamas ha costruito nel corso degli anni un vero e proprio dedalo di tunnel, anche molto profondi, che corre sotto tutto quel lembo di terra stretto tra il mar Mediterraneo, Israele e l'Egitto, e che viene stimato estendersi complessivamente per 500 km (considerando che tutta la Striscia si estende per 360 chilometri quadrati). Proprio questa infrastruttura sotterranea, spesso e volentieri rinforzata con cemento armato e percorsa da linee elettriche e telefoniche, è un obiettivo che le Idf dovranno cercare di neutralizzare a tutti i costi: Tel Aviv riferisce che, attualmente, circa 100 chilometri di tunnel sarebbero stati già distrutti.

Le Idf non hanno altro modo di farlo se non attraverso cariche esplosive, spesso piazzate dalla fanteria, oppure utilizzando bombe d'aereo qualora vengano individuati gli ingressi. A tal proposito, il quotidiano britannico Telegraph, il 25 ottobre scorso, aveva riferito che i soldati israeliani stanno usando delle “bombe spugna” (sponge bombs) per neutralizzare i tunnel, ma la notizia non è stata confermata dalle Idf e soprattutto sembra trattarsi di disinformazione, anche per via dell'assonanza che c'è tra questa nuova “bomba” e un noto cartone animato.

Il prestigioso sito “The War Zone”, sembra smentire questa possibilità, ma vediamo come funzionerebbero queste “bombe”, ammesso che esistano davvero. Come descritto dal Telegraph, i dispositivi conterrebbero una miscela chimica binaria che si mescola solo quando il dispositivo viene attivato. Secondo quanto riferito, il sistema è abbastanza piccolo e leggero da poter essere posizionato, o addirittura lanciato, da un singolo individuo.

Il Telegraph afferma che "i soldati israeliani sono stati visti schierare i dispositivi durante le esercitazioni nel 2021", ma non vengono forniti ulteriori dettagli o immagini. Che le bombe spugna delle Idf esistano o meno, un dispositivo come quello descritto dal quotidiano britannico non sembra impossibile da sviluppare in quanto in commercio esistono agenti schiumogeni a rapida espansione – sempre binari – che, ad esempio, vengono usati nell'edilizia.

Sempre The War Zone ci ricorda che un produttore statunitense di schiuma di uretano afferma che la sua "schiuma di densità 16LB è essenzialmente dura come una roccia" e che ci sarebbe bisogno di un martello per spaccarla. Una “bomba” simile potrebbe servire a sigillare un tunnel, ma esistono anche schiume irritanti o appiccicose che potrebbero, se usate in dispositivi portatili, avere effetto diretto sulle truppe avversarie.

Riteniamo comunque che quanto affermato dal Telegraph non corrisponda a verità e si tratti di disinformazione in quanto la notizia ha preso a circolare nello stesso momento in cui si è diffusa un'altra informazione falsa, ovvero quella secondo la quale gli Stati Uniti si starebbero apprestando ad aiutare Israele a inondare di gas nervino i tunnel al di sotto della Striscia di Gaza.

Vogliamo però restare possibilisti, data la nebbia di guerra che è calata anche in questo conflitto, e pertanto se davvero esistono queste fantomatiche “bombe spugna”, sicuramente non tarderemo a vederne gli effetti quando (se) le operazioni delle Idf nella Striscia assumeranno i contorni di un'invasione.

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