Il supporto della Corea del Nord allo sforzo bellico della Russia in Ucraina è iniziato alla fine del 2022 con la consegna di proiettili di artiglieria e altri armamenti alle forze del Cremlino. È quindi proseguito con l'invio, sul fronte ucraino, di 10.000-12.000 soldati, secondo quanto hanno riferito le intelligence di Washington, Seoul e Kiev. Potrebbe addirittura continuare, a detta degli 007 sudcoreani, con l'invio di altri uomini forse per rimpiazzare le perdite subite in combattimento contro nella regione di Kursk. Ma per quale motivo Kim Jong Un sta aiutando così tanto Vladimir Putin in una guerra che si combatte a migliaia di chilometri di distanza da Pyongyang? La distanza geografica è una questione irrilevante, visto che in palio c'è l'opportunità, per la Nord Corea, di indebolire il blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti, di ottenere in cambio prezioso know how tecnologico da Mosca per migliorare un arsenale militare in continua crescita e, last but not least, di potenziare il proprio esercito. Facendogli acquisire esperienza (e non solo).
I militari nordcoreani in Ucraina e il piano di Kim
In merito a quest'ultimo punto, il think tank Atlantic Council ha scritto che la partecipazione delle truppe nordcoreane al conflitto ucraino rappresenta una pericolosa escalation in quella che è già la più grande guerra europea dalla Seconda Guerra Mondiale, con implicazioni potenzialmente allarmanti per la sicurezza globale. Questo supporto ha aiutato la Russia a mantenere un certo slancio nella sua cosiddetta operazione militare speciale, al netto del consumo spaventoso di armi e uomini, e della pressoché totale impossibilità di lanciare una nuova mobilitazione su scala nazionale.
Non sono disponibili dati ufficiali, ma fonti ucraine, statunitensi e sudcoreane hanno stimato che la Corea del Nord avrebbe inviato mediamente almeno 11.000 soldati sul fronte europeo, alcuni dei quali provenienti da unità d'élite altamente addestrate. Arriviamo così alla domanda chiave del perché Kim abbia spedito così tanti uomini a Kursk e dintorni.
Se, infatti, è improbabile che lo spiegamento di soldati del Nord alteri drasticamente la situazione del campo di battaglia a favore del Cremlino, questa presenza consente ai nordcoreani di acquisire un'esperienza di combattimento non secondaria, testare sistemi di armi, ottenere accesso alle tecnologie militari russe e assicurarsi l'ulteriore assistenza di Mosca nel contrastare le sanzioni dell'Onu. Ricordiamo che la Corea del Nord vanta attualmente uno degli eserciti più grandi del mondo con circa 1,3 milioni di soldati attivi. Tuttavia, a differenza della Russia, l'Esercito Popolare Coreano (KPA) non è da anni (1953) direttamente coinvolto in guerre.
Banco di prova per Pyongyang
L'invio di migliaia di truppe a combattere nell'offensiva russa dell'Ucraina fornisce al KPA preziose informazioni in relazione alla realtà della moderna guerra combattuta con i droni. Di conseguenza, avvertono i funzionari Usa, la Corea del Nord sarà "più capace di muovere guerra ai suoi vicini". Non solo: gli ucraini sono rimasti colpiti dall'abilità e dalla tenacia dei nordcoreani che hanno incontrato, inclusa la loro capacità di abbattere i velivoli senza pilota. "Sono giovani, motivati, in forma fisica, coraggiosi e bravi nell'uso delle armi leggere. Sono anche disciplinati. Hanno tutto ciò che serve a un buon fante", ha detto a Politico il portavoce dell'esercito di Kiev, il tenente colonnello Yaroslav Chepurnyi.
Il fronte ucraino funge inoltre anche da prezioso banco di prova per la Corea del Nord, consentendo al paese di valutare l'efficacia delle armi che fornisce alla Russia. Tutto questo, ha chiarito lo stesso Atlantic Council, consentirà a Pyongyang di migliorare la qualità della propria industria bellica nazionale e di adattare la produzione futura alle realtà del moderno campo di battaglia.
Nel frattempo, le truppe che sopravvivono al loro tempo sulle linee del fronte ucraino dovrebbero tornare a casa e diventare istruttori, condividendo la loro conoscenza della guerra moderna con i colleghi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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