Hamas rifiuta la proposta di Doha, si spera nella missione di Blinken. Attentato a Tel Aviv

Ancora un nulla di fatto dopo un nuovo giro di negoziati, questa volta con Hamas assente. Esplosoun camion a Tel Aviv: lo Shin Bet indaga sull'ipotesi terrorismo

 Yahya Sinwar
Yahya Sinwar
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Anche questa volta nulla di fatto in quel di Doha. Hamas, in una nota ufficiale, respinge l'ultima proposta sugli ostaggi discussa nel fine settimana, puntando il dito contro Benjamin Netanyahu, reo di aver creato "nuovi ostacoli ai colloqui".

Intanto, su queste delicate operazioni piomba la notizia di un uomo morto nell' esplosione di un camion a Tel Aviv. La polizia sta indagando su tutte le possibilità dietro l'incidente. In campo anche lo Shin Bet, circostanza che indica come gli investigatori stiano valutando l'ipotesi che l'esplosione possa essere collegata al terrorismo.

Le problematiche della nuova proposta di Doha

Il gruppo afferma che il premier israeliano "stabilisce nuove condizioni e richieste" per ostacolare i colloqui e prolungare la guerra a Gaza. La dichiarazione afferma che l'ultima proposta sostenuta dagli Stati Uniti sarebbe allineata alle richieste di Israele, sottolineando l'insistenza sul fatto che le Idf rimangano nel Corridoio di Filadelfia, presso il valico di Rafah e nel Corridoio di Netzarim.

Hamas accusa poi Netanyahu di aver introdotto nuove condizioni per il rilascio degli ostaggi. "Riteniamo Netanyahu pienamente responsabile per aver ostacolato gli sforzi dei mediatori e per aver ostacolato un accordo", affermano da Hamas, aggiungendo che il primo ministro è l'unico responsabile delle vite degli ostaggi. Hamas sottolinea, inoltre, di continuare a sostenere la sua proposta del 2 luglio.

Blinken in Medio Oriente

Intanto il segretario di Stato Usa Antony Blinken è giunto in Israele per provare a dare una spinta ai negoziati. La visita del capo della diplomazia Usa giunge in un momento cruciale: dopo due giorni di negoziati a Doha, giovedì e venerdì, gli Stati Uniti avevano espresso ottimismo sulla possibilità di raggiungere a un accordo, ma Hamas con le sue dichiarazioni ha frenato gli entusiasmi, mentre venerdì sera l'ufficio di Netanyahu ha fatto sapere che la squadra negoziale israeliana ha informato il premier e gli "ha espresso un cauto ottimismo sulla possibilità di procedere con l'accordo". Per l'amministrazione Biden è il momento di spingere per l'intesa per il piano che oramai porta il nome del presidente uscente.

In Israele Blinken, oltre che Netanyahu, incontrerà anche il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, il ministro degli Esteri Israel Katz e il presidente israeliano Isaac Herzog. Poi martedì sarà tempo di volare in Egitto per incontrare funzionari locali e potrebbe fare tappa anche in almeno un altro Paese della regione. Intanto è previsto che entro il prossimo fine settimana al Cairo riprendano di nuovo i colloqui. Sul tavolo di Doha Washington - che insieme a Egitto e Qatar è fra i mediatori internazionali che organizzano i colloqui - ha presentato una "proposta ponte" volta ad appianare le distanze fra le parti. Secondo quanto detto da Netanyahu nella riunione di Gabinetto, Israele nei colloqui si sta attenendo alle su richieste, che a suo dire sono in linea con la proposta avanzata dalla Casa Bianca a maggio. Il premier israeliano ha inoltre accusato Hamas di continuare a rifiutare un accordo.

I dettagli della nuova proposta Usa

Secondo l'emittente Kan, i disaccordi fra Israele, Hamas ed Egitto sul futuro del corridoio Filadelfia, cioè quello che corre lungo il confine fra Egitto e Gaza, sono "risolvibili", più complesso, invece, dirimere le altre questioni. Un'affermazione che sembra in linea con le indiscrezioni da Channel 12, che citando una fonte di Hamas ha rivelato alcuni dettagli della nuova proposta Usa: una riduzione della presenza dell'Idf nel corridoio Filadelfia e non un totale ritiro; l'arrivo di rappresentanti dell'Autorità nazionale palestinese per gestire il valico di Rafah sotto una supervisione israeliana. Secondo la fonte citata da Channel 12, Hamas sta ritardando la sua risposta definitiva alla proposta in attesa di ricevere ulteriori chiarimenti dai mediatori.

Netanyahu, intanto, oggi ha dichiarato oggi ai ministri riuniti nel consiglio dei ministri di essere pessimista

sulle possibilità di raggiungere un accordo. "Le probabilità non sono elevate", ha affermato lapidario, osservando che Israele ha negoziato efficacemente con i Paesi mediatori, ma non con Hamas, negli ultimi giorni.

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