Alla nuova escalation in Medio Oriente in queste ore si aggiunge il corollario cisgiordano che innalza l'asticella della virulenza del conflitto scatenatosi dopo il 7 ottobre. La stampa palestinese riferisce questa mattina di pesanti scontri tra uomini armati e forze israeliane in quel di Jenin, a seguito del raid che stanno conducendo nel nord della Cisgiordania dalle prime ore di mercoledì.
Le operazioni delle Idf in corso a Hebron e Jenin
Hamas ha rilasciato una dichiarazione elogiando quella che ha definito una "doppia operazione eroica" dopo che due autobombe sono esplose nella zona di Gush Etzion, sempre in Cisgiordania la scorsa notte, in quello che i funzionari della sicurezza hanno ritenuto essere un attacco coordinato, imbottendo gli abitacoli con ordigni esplosivi improvvisati. Due terroristi palestinesi coinvolti negli attacchi sono stati uccisi dalle truppe sul posto. Hamas afferma che "si tratta di un messaggio chiaro: la resistenza continuerà a essere impressionante, prolungata e sostenuta finché continueranno le aggressioni brutali dell'occupazione e gli attacchi contro il nostro popolo e la nostra terra". Il gruppo, tuttavia, non ha rivendicato la responsabilità diretta degli attacchi. Allo stesso modo, l’alleato di Hamas, la Jihad islamica, afferma di “congratularsi” con gli autori di quello che ha definito un “attacco coordinato”.
Le forze israeliane hanno arrestato sei palestinesi sospettati di essere coinvolti nel duplice attacco e, nel frattempo, hanno circondato Hebron e le città della zona da cui provenivano i due terroristi, mentre cercano altri sospettati e indagano sull'attacco. Proprio a Hebron questa mattina le truppe hanno demolito un laboratorio per la fabbricazione di bombe. Le Idf sostengono che non c'è il timore di una terza autobomba, come riportato da alcuni organi di informazione, e che l'incidente di Gush Etzion è da considerarsi concluso.
L'importante operazione in corso delle Idf nella Cisgiordania settentrionale si sta ora concentrando principalmente sulla zona di Jenin, dopo la conclusione dei raid a Tulkarem e Far'a. Stamattina le truppe hanno fatto irruzione nell'omonimo campo profughi dove hanno neutralizzato decine di ordigni esplosivi piazzati lungo le strade, secondo quanto riferito dall'esercito. Finora, nel corso dell'imponente operazione avviata all'inizio di questa settimana, Tel Aviv afferma che le truppe hanno ucciso almeno 26 uomini armati e arrestato altri 30 palestinesi ricercati.
Il pressing delle famiglie degli ostaggi
Intanto cresce ulteriormente l'apprensione per gli ostaggi. Il Forum delle famiglie ha messo in rete un video, di cui le autorità avevano vietato la diffusione, in cui si insinua che alcune donne siano state stuprate e messe incinte durante la prigionia. Lo ha riferito l'emittente israeliana N12. Nel video, di cui abbiamo visionato alcuni secondi, si scorge una persona incinta seduta tra le macerie in un tunnel, con il pianto di un bambino e urla di sottofondo. Alla fine del video si legge in chiaro la scritta "Sono passati nove mesi".
A maggio era stato diffuso il filmato di cinque soldatesse rapite dalla base di Nahal Oz, che aveva rivelato come i terroristi si riferiscono alle donne come "schiave del sesso". Gli ostaggi liberati nell'ambito dell'accordo di novembre hanno confermato che le donne prigioniere erano state oggetto di abusi sessuali da parte dei loro rapitori.
Nuovi attacchi aerei delle Idf a Gaza
Al contempo, le forze israeliane hanno condotto una serie di attacchi aerei nel nord: di almeno 89 morti e 205 feriti in 24 ore è il bilancio provvisorio dell'operazione, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Due attacchi sarebbero stati più violenti degli altri: uno contro una casa nel quartiere Sabra di Gaza City, l'altro contro un'abitazione nel quartiere Zeitoun della città. Più a nord, le forze israeliane hanno anche attaccato la casa di una famiglia nel campo di Jabalia.
I riservisti della 252esima divisione hanno richiesto un attacco aereo contro un edificio a Gaza City dove avrebbero individuato un terrorista che stava lavorando per piazzare trappole esplosive. L'esercito ha riferito che l'edificio si trovava vicino a dove i riservisti stavano operando ed è stato colpito da un jet da combattimento. Separatamente, una cellula di uomini armati è stata uccisa dalla divisione e diversi siti utilizzati da gruppi terroristici sono stati distrutti nel corso dell'ultima giornata. Nel sud di Gaza, a Rafah, l'Idf ha affermato che le truppe della 162esima Divisione hanno continuato le operazioni nella giornata di ieri, localizzando molte armi e uccidendo diverse cellule di uomini armati.
L'avvio delle pause umanitarie
E dovrebbero cominciare proprio in queste ore che dovrebbero iniziare le pause umanitarie per consentire la campagna di vaccinazione contro la poliomielite, dopo la registrazione del primo caso in un quarto di secolo. Ad annunciare l'inizio della vaccinazione di massa, Moussa Abed, direttore dell'assistenza sanitaria primaria presso il ministero della Salute di Gaza.
Non sarà facile: le strade di Gaza sono distrutte, gli ospedali danneggiati e la popolazione sparpagliata. La campagna di vaccinazione di tre giorni avrà ufficialmente inizio domani, dalle 6.00 alle 15.00, e un altro giorno potrà essere aggiunto se necessario.
Lo sforzo si sposterà poi nel sud e nel nord di Gaza durante pause simili. Ogni bambino riceverà due gocce di vaccino orale contro la polio in due round, il secondo dei quali sarà somministrato quattro settimane dopo il primo.
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