Israele, sì alle pause umanitarie di 4 ore al giorno. Proteste davanti alla casa di Netanyahu | La diretta

Giorno numero 34. Israele prende la roccaforte di Hamas a Jabalya nel nord di Gaza. A Parigi si apre la conferenza umanitaria. I capi di Cia e Mossad in Qatar. Le ultime notizie

Israele, sì alle pause umanitarie di 4 ore al giorno. Proteste davanti alla casa di Netanyahu | La diretta
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È il 34esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. Le sirene di allarme per il lancio di razzi sono tornate a suonare dopo una pausa notturna di circa 11 ore nella città di Kissufim e nel kibbutz Nahal Oz, entrambi insediamenti vicini al confine con l'exclave palestinese. L'esercito israeliano continua a combattere nel territorio controllato dai terroristi, demolendo le loro infrastrutture. In particolare, i genieri delle Idf hanno annunciato di aver distrutto 130 tunnel. Sono entrati nella Striscia di Gaza anche il capo di Stato maggiore Herzi Halevi e il direttore dell'agenzia per l'intelligence interna (Shin Bet), Ronen Bar. I due hanno valutato la situazione sul campo. Sul fronte diplomatico, proseguono le trattative per la liberazione di alcuni ostaggi in cambio di una tregua. A Parigi, si apre oggi la conferenza umanitaria a cui partecipa, per l'Italia, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani.

Proteste davanti alla casa di Netanyahu

Decine di persone, compresi alcuni familiari di ostaggi in mano ad Hamas, hanno partecipato a una protesta davanti alla casa di Gerusalemme del miliardario Simon Falic dove da diverse settimane vive Benjamin Netanyahu. Secondo quanto riporta Haaretz, i dimostranti hanno abbattuto le barriere che la polizia ha eretto intorno all'edificio e si sono avvicinati all'ingresso.

Israele: "Irruzione nel quartier generale di Hamas"

Il portavoce dell'esercito israeliano ha comunicato che i soldati delle Idf hanno fatto irruzione nel quartier generale di Hamas a Gaza City, vicino all'ospedale Shifa, uccidendo almeno 50 terroristi. Il blitz è avvenuto con il supporto dell'aviazione e delle forze speciali. L'edificio, dove sarebbero stati pianificati gli attacchi del 7 ottobre, è stato definito "cuore delle attività di intelligence e operative" del movimento palestinese.

Jihad islamico palestinese pubblica video di due ostaggi

Il Jihad islamico palestinese, organizzazione terroristica alleata di Hamas, ha pubblicato in rete un video di due ostaggi, la 77enne Hannah Katzir e il 13enne Yagil Yaakov rapidi dal kibbutz Nir Oz durante gli attacchi del 7 ottobre. Le brigate al-Quds, ala militare del movimento, hanno dichiarato che saranno liberati se "saranno soddisfatte le condizioni adeguate sul terreno e in termini di sicurezza".

Nel filmato, i due parlano in ebraico e accusano il premier Netanyahu di aver causato l'attuale situazione. È la prima conferma effettiva del fatto che il Jihad islamico abbia in mano degli ostaggi.

Israele accoglie richiesta Usa sulle pause umanitarie

Israele avrebbe detto sì alle pressanti richieste della Casa Bianca per una pausa umanitaria. Secondo il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, il governo israeliano si è detto d'accordo a concedere l'apertura di due corridoi umanitari dal nord al sud di Gaza. Saranno attivi per circa quattro ore al giorno, con un preavviso di tre ore. Israele avrebbe assicurato che durante la pausa umanitaria saranno sospese tutte le operazioni militari.

Drone colpisce la città di Eilat

Un drone non identificato ha colpito un edificio nella città di Eilat, nel sud di Israele. L'esercito ha confermato che proveniva dallo Yemen. Nelle scorse settimane, il centro abitato è stato preso di mira dai ribelli Houthi con missili e velivoli senza pilota. Verso sera, nella città è scattato anche l'allarme per razzi provenienti da Gaza.

Capi di Cia e Mossad in Qatar per le trattative sugli ostaggi

I capi della Cia e del Mossad, Bill Burns e David Barnea, sono in Qatar per raggiungere con le autorità di Doha un accordo sul cessate il fuoco in cambio della liberazione di 10-20 ostaggi di Hamas. I colloqui "starebbero procedendo bene verso un'intesa". Fonti vicine al movimento terroristico hanno confermato l'esistenza di trattative per il rilascio di 12 prigionieri, sei dei quali americani, in cambio di una tregua di tre giorni. Una temporanea cessazione del conflitto permetterebbe non solo l'ingresso di quantità consistenti di aiuti umanitari, ma darebbe anche ad Hamas la possibilità di compilare un elenco preciso dei 240 ostaggi al momento presenti nella Striscia. Il capo di Stato ebraico Isaac Herzog ha però affermato di non credere a una reale intenzione dei terroristi circa la liberazione degli ostaggi.

Conquistata roccaforte Hamas a Jabalya nel nord di Gaza

Le Idf hanno conquistato una roccaforte di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. La postazione, conosciuta come Avamposto 17, è situata nel campo profughi di Jabalya. La battaglia tra i terroristi palestinesi e la brigata Nahal è durata ben 10 ore ed è stata combattuta sia in superficie che in una serie di tunnel sotterranei. I soldati delle forze di difesa israeliane hanno confermato di aver trovato un deposito di armi e gli ingressi a varie gallerie, tra cui uno vicino a un asilo.

Pioggia di missili su Israele

L'esercito israeliano ha riferito di nuovi lanci di missili da Gaza contro le comunità vicine alla Striscia e la città costiera di Ashkelon. Le Idf hanno riferito anche di missili anticarro partiti dal sud del Libano e diretti verso l'area di Margaliot. L'esercito ebraico ha risposto con il fuoco d'artiglieria. Nel pomeriggio, gli Hezbollah hanno sparato colpi di mortaio verso lo Stato ebraico, facendo scattare l'allarme a Shtula e Even Menahem.

Trovato deposito armi in un edificio residenziale

I militari israeliani impegnati nell'offensiva di terra hanno localizzato un impianto di produzione di droni di Hamas e un deposito di armi all'interno di un edificio residenziale costruito vicino alla scuola del quartiere Sheikh Radwan, nel nord di Gaza. Le Idf hanno riferito che l'infrastruttura dei terroristi era collocata "proprio accanto alla camera da letto di un bambino".

Morti 32 soldati israeliani

È salito a 32 il bilancio dei soldati israeliani uccisi dall'inizio dell'offensiva di terra nella Striscia di Gaza. Le Idf hanno identificato oggi l'ultima vittima, il 29enne Eliahou Elmakayes, morto ieri durante gli scontri a fuoco con i terroristi di Hamas.

Abu Mazen accetterà Gaza solo se ci sarà uno Stato palestinese

Secondo il New York Times, il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen accetterà di governare la Striscia di Gaza dopo la caduta di Hamas solo se gli Stati Uniti si impegneranno a promuovere la creazione di uno Stato palestinese.

Leader di Hamas in Egitto per colloqui sugli ostaggi

Una delegazione di Hamas, guidata dal capo dell'ufficio politico Ismail Haniyeh e dall'ex leader del politburo Khaled Mashal, è arrivata al Cairo per colloqui sul rilascio degli ostaggi. Haniyeh ha incontrato il capo dell'intelligence egiziana per discutere della "situazione a Gaza", scrive Reuters.

Scontri in Cisgiordania

Le Idf hanno effettuato un'incursione con veicoli e bulldozer a Jenin, in Cisgiordania. Violenti scontri sono scoppiati tra soldati e miliziani locali. Il bilancio è di 15 morti palestinesi. L'agenzia QudsNews ha riferito che nei villaggi e nelle città circostanti è stato lanciato un appello alla popolazione di confluire verso Jenin per "rompere l'assedio dell'esercito israeliano".

Gantz: "Pronti a entrare in Libano"

Il membro del gabinetto di guerra Benny Gantz ha dichiarato che le Idf sono pronte a entrare in Libano. "Siamo determinati a proteggere i nostri confini settentrionali, da entrambi i lati se necessario. Sia ora che in futuro, non permetteremo a Hezbollah di mettere in pericolo le nostre comunità", ha affermato l'ex capo dell'esercito israeliano.

Ucciso capo Hamas delle postazioni missili antitank

L'aviazione israeliana ha eliminato in un raid aereo Ibrahim Abu-Maghsib, il capo dell'unità di missili anticarro della brigata centrale di Gaza. Le Idf non hanno rivelato il luogo dell'attacco. Il portavoce dell'esercito dello Stato ebraico ha inoltre riferito che "la marina ha colpito postazioni di lancio di missili antitank usate da Hamas per colpire le truppe dentro la Striscia".

Aperta per 6 ore la strada verso sud di Gaza

I militari israeliani hanno aperto nuovamente l'autostrada Salah al-Din che conduce dal nord al sud di Gaza, per consentire ai civili palestinesi di lasciare le zone dei combattimenti. Nei giorni precedenti, il corridoio era stato aperto solo per quattro ore. Oggi, la popolazione potrà evacuare fino dalle 10 alle 16."Il nord della Striscia di Gaza è considerato una zona di violenti combattimenti e sta esaurendosi il tempo per evacuarla", è il testo di un post in arabo distribuito dai militari israeliani.

Tajani atterrato a Parigi per conferenza umanitaria

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è atterrato a Parigi per partecipare alla Conferenza umanitaria internazionale per la popolazione di Gaza, indetta dal presidente francese Emmanuel Macron per coordinare il sostegno della comunità internazionale ai civili palestinesi. Confermata la partecipazione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, del primo ministro dell'Autorità palestinese Mohammad Shteyyeh, del commissario generale di Unrwa Philippe Lazzarini, del capo degli aiuti di emergenza Onu Martin Griffiths e del presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa Mirjana Spoljaric Egger.

"Non può esserci un cessate il fuoco quando ancora Hamas continua a lanciare missili su Israele perché non possiamo non preoccuparci della popolazione civile israeliana", ha affermato Tajani in conferenza stampa dopo il summit. "Hamas è un'organizzazione terroristica, ed è il peggior nemico del popolo palestinese, usa i civili come scudi umani, vuole impedire gli accordi tra Israele e i Paesi arabi così che possano vivere in pace nel Golfo e in Medio Oriente". Il vicepremier ha anche ribadito che l'unico interlocutore possibile è l'Autorità nazionale palestinese.

Onu: "Crimini di guerra commessi sia da Hamas che Israele"

L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha affermato che sia Hamas che Israele avrebbero commesso crimini di guerra da quando è scoppiato il conflitto. Parlando mercoledì al valico di frontiera di Rafah, ha dichiarato che "le atrocità perpetrate dai gruppi armati palestinesi il 7 ottobre sono state terribili, brutali e scioccanti", così come "la punizione collettiva da parte di Israele dei civili palestinesi costituisce un crimine di guerra". Ha dunque esortato entrambi le parti a un cessate il fuoco: "Serve una fine duratura dell'occupazione basata sui diritti dei palestinesi e degli israeliani all'autodeterminazione e ai loro legittimi interessi di sicurezza".

Erdogan: "Occidente sostiene Israele che viola i diritti umani"

"Con il pieno sostegno dell'Occidente, l'amministrazione israeliana sta violando i diritti umani". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante un discorso trasmesso dalla tv di Stato Trt. "Anche se parlano di democrazia e libertà, i Paesi occidentali semplicemente stanno a guardare mentre Israele compie questo massacro, non sono nemmeno i grado di chiedere un cessate il fuoco, l'ipocrisia che abbiamo visto dal 7 ottobre in poi continua", ha detto Erdogan.

"Come musulmani dovremmo rafforzare la nostra unità, per assicurare il cessate il fuoco umanitario continuiamo il nostro impegno diplomatico, continuiamo anche a cercare di inviare assistenza umanitaria nell'area".

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