La Jihad islamica diffonde un nuovo video di un ostaggio: chi è Sasha Trupanov

L'organizzazione terroristica collegata ad Hamas ha diffuso il quarto video del giovane israeliano di origini russe: l'ultimo era stato pubblicato due giorni fa

La Jihad islamica diffonde un nuovo video di un ostaggio: chi è Sasha Trupanov
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Mentre la crisi in Medio Oriente sembra rimanere in sospeso in una fase di eterno stallo, nulla è dato sapere ancora delle condizioni degli ostaggi rapiti da Hamas più di un anno fa. Tantomeno quanti siano sopravvissuti, e in che condizioni versano coloro che sono ancora in vita.

Un nuovo video dalla Jihad islamica

Intanto, la Jihad Islamica in Palestina ha pubblicato un nuovo videoclip dell'ostaggio israeliano Sasha Trupanov a Gaza, a due giorni dalla diffusione di un altro filmato. Trupanov è un ingegnere impiegato presso Annapurna Labs, un'azienda israeliana di microelettronica acquistata da Amazon. Assieme alla fidanzata si era trasferito di recente in un appartamento a Ramat Gan, quindi quando le comunità di confine di Gaza sono state attaccate da Hamas che ha massacrato centinaia di persone.

In questo breve girato, il giovane, identificato mercoledì scorso dai suoi parenti in un precedente video, si rivolge al leader del partito ultraortodosso, Shass Arie Dery, esponenente della coalizione di governo, affinchè si impegni per la sua liberazione e quella degli altri ostaggi ancora in prigionia. Non è chiaro quando sia stato girato il video e i dubbi sulla sua recente realizzazione montano: nella clip Trupanov dice di avere 28 anni, ma l'uomo ha compiuto 29 anni all'inizio di questa settimana, il suo secondo compleanno in prigionia.

Chi è Sasha Trupanov

Trupanov era stato rapito insieme alla fidanzata e alla madre Lena il 7 ottobre presso il kibbutz Nir Oz mentre il padre era stato ucciso quello stesso giorno. Il video diffuso oggi è il quarto dal rapimento. Ieri sua madre ha incontrato in Vaticano Papa Francesco, insieme ad altri ex ostaggi e loro familiari. Durante un incontro con la stampa la donna, che è stata tenuta in ostaggio a Gaza per 54 giorni, ha rivolto un appello "con tutto il cuore" perché venga fatto "tutto il possibile per liberare il mio unico figlio e gli altri ostaggi" ancora nell'enclave palestinese. La donna si è detta "molto preoccupata per come ho visto cambiato mio figlio. Sta male non solo fisicamente, ma anche mentalmente". La signora Trupanov ha raccontato di aver incontato Sinwar un paio di volte, una di queste pochi giorni prima di essere rilasciata: in quell'occasione, l'ex leader di Hamas aveva chiesto a lei e agli altri compagni di sventura come venissero trattati.

La guerra psicologica a colpi di video

Due giorni fa, la stessa organizzazione aveva pubblicato un altro breve video del giovane nonostante molti media israeliani non diffondano mai i video sugli ostaggi, definendoli parte di una deplorevole guerra psicologica da parte dei movimenti palestinesi che detengono da oltre un anno decine di ostaggi. Preso in ostaggio assieme a tre membri della sua famiglia, la nonna Irena Tati, la madre Yelena (Lena) e la fidanzata Sapir Cohen, è l'unico della sua famiglia ancora nelle mani di Hamas:sua madre e sua nonna furono rilasciate da Hamas il 29 novembre dell'anno scorso su richiesta del presidente russo Vladimir Putin: la Cohen invece fu liberata il 30 novembre come parte dell'accordo di cessate il fuoco temporaneo tra Israele e Hamas.

Il mese scorso, il gruppo terroristico di Hamas ha affermato che Trupanov e un altro ostaggio con cittadinanza russa, Maxim Herkin, saranno tra i primi a essere rilasciati se ci sarà un accordo di scambio.

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