Trump: "Conflitto colpa di Zelensky e Biden". Kiev: "Rischiamo la guerra mondiale"

Il giorno dopo la strage della Domenica delle Palme non si fermano i combattimenti. I russi premono su Kharkiv. Affondo del presidente Usa: "Questa non è la mia guerra"

Trump: "Conflitto colpa di Zelensky e Biden". Kiev: "Rischiamo la guerra mondiale"
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È un risveglio attonito, più che triste e rassegnato, quello degli ucraini dopo la strage avvenuta nella Domenica delle Palme, con due missili russi che hanno causato 34 morti a Sumy, tra cui sette bambini. La reazione internazionale non si è fatta attendere. L'Ue chiede di "imporre la tregua". Meloni parla di "vile attacco, impegno di pace contraddetto". Kellogg, inviato in Ucraina della Casa Bianca, osserva che si è andati "oltre la decenza". Intanto Mosca torna a minacciare: "I Taurus (missicili da crociera, ndr) tedeschi porterebbero a un'escalation".

22.26 - Kiev: "Nuovi raid russi su Sumy"

I russi hanno nuovamente attaccato Sumy con missili balistici, all'indomani del raid che ha causato la morte di 34 persone. Lo riporta RBC-Ukraine, citando l'Aeronautica Militare delle Forze Armate dell'Ucraina. "Al momento non sono stati segnalati feriti. Le conseguenze dell'attacco russo sono in fase di chiarimento", ha comunicato l'amministrazione militare di Sumy.

12.25 - Ucraina: media, "Costruttivi ultimi colloqui con gli usa su accordo risorse minerarie

I colloqui della scorsa settimana tra Stati Uniti e Ucraina su una proposta di accordo sulle risorse minerarie sono stati "costruttivi". A dichiararlo all'Afp è stato un alto funzionario a conoscenza delle discussioni. "L'incontro è stato normale, senza problemi, tutti dicono di aver parlato in modo costruttivo", ha affermato il funzionario, dopo che l'11 aprile a Washington sono ripresi gli incontri su una proposta di accordo. La stessa fonte ha detto di non poter fornire dettagli sull'incontro perché l'Ucraina ha promesso di mantenerlo confidenziale, ma ha affermato che si è trattato di un incontro "tecnico", incentrato "principalmente su questioni legali" riguardanti la formulazione e "le condizioni più efficaci". Il mese scorso i due Paesi avevano programmato di firmare un accordo per l'estrazione di minerali di importanza strategica in Ucraina, ma lo scontro trasmesso in diretta televisiva tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto deragliare l'accordo. La scorsa settimana una delegazione ucraina si è recata a Washington con l'obiettivo di portare avanti i negoziati. Il ministro della Giustizia ucraino, Olga Stefanishyna, ha dichiarato oggi in televisione che il fatto che le consultazioni siano in corso è di per sé un "segnale positivo". "Alcuni accordi sono stati raggiunti", ha detto, sottolineando che si aspetta che i colloqui continuino e che 'questo non è il round finale dei negoziati, ovviamentè.

18.44 - Trump: "Colpa della guerra è di tutti, Putin non doveva iniziarla"

"Questa è una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare. Biden avrebbe potuto fermarla e Zelensky avrebbe dovuto fermarla e Putin non avrebbe mai dovuto avviarla. La colpa è di tutti". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, come riporta la Cnn, nel colloquio nello Studio Ovale con il presidente di El Salvador, Nayib Bukele. Trump ha così riconosciuto le responsabilità di Putin nel conflitto che va avanti dal 24 febbraio 2022, quando è iniziata l'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina, ma ha anche continuato a puntare il dito contro il predecessore Joe Biden e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Era la guerra di Biden - ha ripetuto - sto cercando di fermarla". "L'errore è stato consentire che la guerra accadesse", ha detto Trump, tornando ad accusare l'Amministrazione Biden. E poi ha aggiunto: "Non inizi una guerra con qualcuno che è 20 volte più grande di te per poi sperare che la gente ti dia missili".

18.11 - Trump: "Molto presto ci saranno proposte per la pace"

"Molto presto" ci saranno delle "buone proposte" per la pace in Ucraina. Lo ha detto Donald Trump, parlando nello Studio Ovale della Casa Bianca, prima del bilaterale col presidente del Salvador, Nayb Bukele.

16.47 - 007 di Kiev: "Dai russi uso sistematico di sostanze chimiche al fronte"

Le truppe russe al fronte utilizzano sistematicamente sostanze chimiche, ovvero rilasciano gas tossici. Lo ha riferito la Direzione generale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, come riporta Ukrinform. L'intelligence militare ucraina (Gur) sottolinea che, a causa dell'incapacità di portare a termine i compiti assegnati dai leader del Cremlino sul campo di battaglia, gli invasori stanno utilizzando sostanze chimiche al fronte e questa pratica è diventata sistemica. "Attualmente, in prima linea, in particolare nella regione di Zaporizhia, vicino all'insediamento di Shcherbaki, si registrano sempre più casi di utilizzo di munizioni a gas velenoso da parte del nemico. Si tratta principalmente di granate RG-Vo: i russi le lanciano dai droni sulle posizioni delle Forze di Sicurezza e Difesa ucraine", si legge nel rapporto. Le informazioni raccolte indicano che il gas utilizzato dagli invasori russi agisce sulle mucose e sulle vie respiratorie. Trovarsi in una zona esposta a sostanze chimiche senza dispositivi di protezione può essere fatale. Purtroppo, riferiscono le autorità, ci sono delle vittime tra i difensori dell'Ucraina. Sono in corso gli esami sulla sostanza chimica utilizzata dai russi per identificarla con precisione, ha aggiunto il Gur.

16.34 - Zelensky: "Se non fermiamo Putin rischiamo la guerra mondiale"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un nuovo allarme sulla possibile escalation del conflitto con la Russia, avvertendo che la sicurezza globale è a rischio se l'Ucraina e i suoi alleati non manterranno una posizione ferma contro l'aggressione del Cremlino. Le sue dichiarazioni sono arrivate in un'intervista esclusiva al programma '60 Minutes' di Cbs News, registrata nella sua città natale Kryvyi Rih, a pochi giorni da un attacco missilistico russo che ha ucciso 19 civili, tra cui nove bambini, vicino a un parco giochi, e all'indomani di quello a Sumy con 34 vittime. "Se non restiamo fermi (nella nostra posizione), lui avanzerà ancora", ha dichiarato Zelensky, riferendosi al presidente russo Vladimir Putin. "Non è una semplice supposizione: la minaccia è reale. L'obiettivo finale di Putin è ricostruire l'impero russo, riprendendosi territori oggi protetti dalla Nato". Zelensky ha sottolineato come l'inazione potrebbe portare a un conflitto su scala ben più ampia: "Considerando tutto questo, credo che si possa arrivare a una guerra mondiale. Non ci sarà più un posto sicuro, per nessuno".

16.23 - Trump: "Non è la mia guerra: Zelensky e Biden hanno fatto un lavoro orribile"

"Il presidente Zelensky e Joe Biden hanno fatto un lavoro orribile nel consentire" a questa guerra di iniziare. Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth, sottolineando che la guerra fra la Russia e l'Ucraina è la "guerra di Biden, non mia. Putin, e tutti gli altri, rispettavano il vostro presidente. Non ho nulla a che vedere con questa guerra, ma sto lavorando diligentemente per fermare la morte e la distruzione. Dobbiamo fermare la guerra rapidamente".

"Io sono appena arrivato e durante i miei quattro anni" del primo mandato "non ho avuto problemi a prevenire che accadesse. Il presidente Putin, e tutti gli altri, rispettavano il vostro presidente. Non ho nulla a che fare con questa guerra, ma sto lavorando diligentemente per fermare la morte e la distruzione. Se le elezioni del 2020 non fossero state truccate, e lo sono state, questa orribile guerra non ci sarebbe stata", ha detto Trump

14.55 - Ucraina: "Contro parata a Kiev il 9 maggio"

Per il 9 maggio l'Ucraina organizza una "contro-parata" a Kiev, risposta alla parata a Mosca con cui viene celebrata la vittoria sul nazismo. Il governo ha invitato i principali leader europei, nel tentativo di contrapporre una dimostrazione di forza diplomatica alla tradizionale celebrazione promossa da Putin. L'obiettivo: rafforzare simbolicamente l'unità europea contro l'aggressione russa in Ucraina.

14.43 - Razzi su Kharkiv, uccisi 4 civili

Colpi d'artiglieria e razzi esplosi dai militari russi sull'oblast di Kharkiv hanno causato la morte di quattro civili. Lo rende noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare della regione di Kharkiv, Oleh Synehoubov. Un ''uomo di 68 anni e una donna di 61 sono morti in seguito a colpi d'artiglieria'' a Koupiansk, una città molto vicina alla linea del fronte, ha spiegato Synehoubov. Altre due persone sono state uccise nel villaggio di Chevtchenkove, situato a una trentina di chilometri dal fronte. Si tratta di ''una donna di 77 anni e un uomo di 52''.

14.35 - Medvedev prende di mira la Germania

"Ora Merz propone di colpire il ponte di Crimea. Pensaci due volte, nazista!". Con queste durissime parole il vice capo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha attaccato sui social media Friedrich Merz, futuro cancelliere tedesco, come riporta l'agenzia Tass. Secondo alcuni media, tra cui il Financial Times, ieri Merz avrebbe "indicato non solo di essere disposto a fornire missili Taurus" all’ Ucraina, ma avrebbe "anche lasciato intendere" che questi "potrebbero essere utilizzati per colpire obiettivi come il ponte di Kerch che collega la Russia alla Crimea", di fatto annessa con la forza da Mosca nel 2014.

13.50 - Russia: "Kiev usa civili come scudi umani"

L'Ucraina "continua a usare la popolazione come scudi umani, posizionando installazioni militari o organizzando eventi con la partecipazione di militari nel centro di una città densamente popolata". Lo afferma il ministero della Difesa russo in seguito all'attacco missilistico di domenica su Sumy. Stando a Mosca, l'attacco condotto con missili balistici Iskander aveva come obiettivo "i luoghi di una riunione del comando" di un'unità dell'esercito ucraino nella città.

13.30 - La nuova minaccia di Mosca: "Rischio escalation"

Il Cremlino avverte la Germania che la fornitura di missili Taurus all' Ucraina, proposta oggi dal futuro cancelliere Friedrich Merz, rischia di intensificare il conflitto. Merz "sostiene diverse misure che possono condurre e condurranno inevitabilmente a una nuova escalation della situazione in Ucraina", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, durante un briefing con i giornalisti.

12.00 - "Mosca strumentalizza condizioni del cessate il fuoco"

"I funzionari russi sembrano strumentalizzare le vaghe condizioni del cessate il fuoco e sfruttare l'assenza di meccanismi di monitoraggio". Lo sostiene l'Intitute for the Study of War (Isw).

11.46 - Kiev fa evacuare i civili da Pokrovsk

Il governo ucraino continua a far evacuare la popolazione in prima linea e Sky News mostra alcune immagini che provengono da Pokrovsk, nella regione di Donetsk, un nodo stradale e ferroviario di enorme importanza strategica per l’Ucraina. Dalle fotografie si vedono agenti di polizia che fanno allontanare i residenti dalla città mentre continuano gli attacchi russi.

10.45 - Tajani: "La Russia non vuole arrivare alla pace"

''Quello che è successo in Ucraina è la dimostrazione che la Russia non vuole arrivare alla pace''. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando l'attacco russo su Sumy durante il suo intervento a Re Start su Rai Tre.

8.35 - Zelensky: "Trump venga a Kiev"

"La sicurezza del mondo è in gioco" se la Russia avanza ulteriormente e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe recarsi in Ucraina per vedere di persona le conseguenze della guerra. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Cbs News pubblicata. Riferendosi a Putin, Zelensky ha detto che ''se noi restiamo fermi, lui avanzerà ulteriormente. Non si tratta solo di speculazioni oziose, la minaccia è reale".

8.30 - Nella notte abbattuti 40 droni russi

Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con 62 droni di vario tipo, inclusi i Kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che 40 velivoli senza pilota sono stati abbattuti e 11 droni-esca sono caduti in zone aperte. I droni distrutti sono stati intercettati nell’est e nel sud del Paese. Nell’attacco sono state colpite le regioni di Odessa, Donetsk, Dnipropetrovsk e Kharkiv.

8.00 - Kallas agi Usa: "Serve massima pressione sulla Russia"

"Chi vuole che le uccisioni finiscano in Ucraina deve mettere massima pressione sulla Russia". Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas in Lussemburgo, alludendo alle parole di Trump. "In un mese di tregua senza condizioni accettata dall’Ucraina ma non dalla Russia abbiamo visti i civili uccisi", ha aggiunto precisando che servono più aiuti militari per permettere a Kiev di difendersi. "La mia iniziativa sulle munizioni è completa per due terzi".

7.00 - Attacchi russi con droni e missili

La città di Kharkiv è sotto attacco russo di notte e di giorno. Da quando gli ucraini hanno detto sì alla proposta di cessate il fuoco di Washington, i russi avrebbero lanciato oltre 70 missili balistici e mandato in azione 2.300 droni, sganciando circa seimila 6.000 bombe aeree.

7.30 - Prove di sfondamento a Sumy e Kharkiv

I russi continuano a lanciare missili contro il territorio ucraino, senza tenere minimamente conto delle possibili vittime civile. Evitano soltanto una cosa, di colpire le centrali energetiche. Inoltre, mentre prosegue senza esclusione di colpi l’offensiva nel Donbass, vanno avanti gli attacchi verso Sumy e Kharkiv. Gli ucraini resistono avvalendosi soprattutto dei droni di nuova generazione: nel mirino obiettivi militari ed energetici. Sfruttando lo stop degli aiuti americani (e quelli dell'intelligence) le truppe di Mosca sono riusciti a far arretrare gli ucraini dalla regione di Kursk. De quasi 1.200 chilometri quadrati che controllavano l'agosto dell'annos corso ora a Kiev non restano che poche colline, per un totale di circa 30-40 chilometri quadrati, con cui cercano con tutti i mezzi di difendere Sumy.

7.00 - Due missili fanno strage di civili nella Domenica delle Palme

Alle 10 e 11 minuti il primo, due minuti dopo il secondo. I due missili russi sono stati lanciati per uccidere il maggior numero di persone, visto che gli obiettivi erano una zona urbana molto popolata della città ucraina di Sumy. Il bilancio delle vittime parla di 34 morti (di cui 7 bimbi) e 119 feriti.

Eppure sarebbe potuta andare peggio: se i missili fossero giunti a destinazione 30 minuti dopo avrebbero perso la vita centinaia di bambini, che proprio domenica mattina avrebbero dovuto prendere parte ad una rappresentazione teatrale a pochi metri dal luogo in cui gli ordigni si sono conficcati nel terreno.

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