ll dilemma dei missili indiani nelle Filippine

Si infiamma il dibattito sull’utilizzo dei missili indiani, senza tecnologia C4ISR, nelle Filippine

ll dilemma dei missili indiani nelle Filippine
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L'acquisto da parte delle Filippine dei missili da crociera supersonici BrahMos rappresenta un passo strategico significativo nel contesto delle crescenti tensioni nel Mar Cinese Meridionale. Tuttavia, l'ex consigliere del Dipartimento di Stato americano, Ashley Tellis, ha sollevato dubbi sull'efficacia operativa di questi armamenti, sottolineando l'importanza di un adeguato sistema C4ISR (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer, Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione). Secondo Tellis, il BrahMos, sebbene potente, potrebbe risultare inefficace per le Filippine senza una rete di comando e controllo che garantisca una gestione accurata dei dati e un targeting preciso.Tale sistema è fondamentale per il successo delle operazioni militari, poiché consente la raccolta e l'elaborazione efficiente delle informazioni provenienti da diverse fonti. Senza le sue capacità, i missili, pur essendo letali in modalità autonoma, potrebbero non esprimere il loro pieno potenziale operativo.

Sulla questione il comandante in pensione della Marina indiana, Milind Kulshrestha, ha sostenuto, invece, che il BrahMos può essere facilmente integrato nei sistemi C4I, fungendo da deterrente efficiente per le Filippine. La costruzione della prima base missilistica anti-nave-BrahMos, di quest’ultime, diffentemente, ne conferma l’efficacia ed evidenzia l'intento strategico del Paese di rafforzare la propria difesa, con tali armamenti.

La tecnologia C4ISR è fondamentale per le Filippine?

Nel contesto geopolitico attuale, le Filippine devono affrontare la sfida di potenziare la propria abilità di risposta, in particolare attraverso l'integrazione del missile indiano. Per ottimizzare l'uso di tale sistema balistico avanzato, il Paese ha bisogno, però, di sviluppare capacità di Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione (ISR) a lungo raggio. Attualmente, le Filippine mancano di radar oltre l'orizzonte, detti “radar over the horizon”, droni per la ricognizione a lungo raggio e aerei per allerta e controllo. Queste carenze complicano la difesa dei sistemi missilistici e la loro integrazione in una catena di ingaggio efficace.

Kulshrestha, sottolinea, però, che in questo momento un sistema missilistico come il BrahMos, anche senza C4ISR, è cruciale per la percezione della minaccia e l'allocazione delle risorse. L'adozione di tale balistica potrebbe fungere lo stesso da deterrente contro le incursioni delle milizie cinesi, dissuadendole dall'entrare nelle zone di ingaggio del missile. Inoltre, l'implementazione di tale arma, come parte di un sistema di missili superficie-superficie, supportato da unità mobili di comando, potrebbe migliorare la sopravvivenza dei pinoy in caso di ostilità. Per obiettivi come lo Scarborough Shoal, invece,si apprende, che le Filippine potrebbero non necessitare di tecnologie ISR sofisticate, dato che il BrahMos utilizza un sistema di navigazione inerziale ed un’intercettore per l'ingaggio finale. Il supporto GPS aumenta ulteriormente la precisione, consentendo la distruzione di bersagli in movimento.

In conclusione, l'acquisto di questi missili, da parte di Manila, rappresenta un passo significativo per rafforzare le capacità difensive del Paese nel contesto delle tensioni nel Mar Cinese Meridionale. Sebbene, per massimizzare l'efficacia di questo armamento, ora diventa fondamentale, per gli addetti ai lavori, impiegare un adeguato sistema C4ISR in grado di poter garantire una gestione più completa ed efficiente delle informazioni.

La cooperazione con gli Usa e l'integrazione di tecnologie avanzate rimangono fattori essenziali per potenziare la sicurezza in quell’area ed affrontare le sfide geostrategiche nella regione. Questo consentirà di assicurare una deterrenza e, nel contempo, una risposta più efficace contro le crescenti minacce esterne.

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