"Entrati illegalmente nel Kursk". Altri tre giornalisti stranieri nel mirino di Mosca

Finiscono sotto la scure dell'Fsb altri tre giornalisti stranieri, tra cui un inviato della Cnn. Rischiaro cinque anni di carcere

"Entrati illegalmente nel Kursk". Altri tre giornalisti stranieri nel mirino di Mosca
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L'offensiva ucraina nel Kursk non deve essere raccontata, a detta del Cremlino. L' Fsb, il servizio di sicurezza russo, ha aperto un procedimento penale contro tre giornalisti stranieri per aver attraversato illegalmente il confine di stato nella regione di Kursk. Lo riporta Ria Novosti.

Si tratta del giornalista americano della Cnn, Nick Peyton Walsh, e delle corrispondenti ucraine Borovik Olesya Nikolaevna e Butsko Diana Vladimirovna. L'Fsb ha ribadito che i tre giornalisti sono accusati di aver attraversato illegalmente il confine russo, oltre ad aver filmato video nella zona di Sudzha.

Le autorità russe avevano preso la stessa iniziativa, la settimana scorsa, anche contro la troupe Rai composta dalla giornalista Stefania Battistini e dall'operatore Simone Traini ai sensi del comma 3 dell'Articolo 322 del Codice penale. L'Fsb ha aggiunto che i tre nuovi giornalisti saranno presto inseriti nella lista dei ricercati internazionali. La pena massima prevista per l'attraversamento illegale del confine è di cinque anni di detenzione.

Intanto, quasi a ratificare le conquiste di questi giorni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato le zone di confine con la Russia della regione ucraina di Sumy e ha incontrato il comandante delle forze armate Oleksandr Syrsky,la mente della controffensiva oltreconfine. Lo ha reso noto lo stesso presidente ucraino su Telegram.

Zelensky ha detto di essere stato informato sulle misure adottate per rafforzare la difesa nelle direzioni Toretsk e Pokrovsky. Quanto alla situazione nella regione di Sumy dopo l'inizio dell'operazione Kursk "si registra una diminuzione dei bombardamenti e delle vittime civili".

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