Nuove armi per la Russia. La Corea del Nord si starebbe preparando ad inviare alle forze del Cremlino più di 100 sistemi di artiglieria, gli stessi originariamente progettati da Pyongyang per radere al suolo Seoul in caso di conflitto con la Corea del Sud. La notizia arriva da Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence militare ucraina, secondo cui il Paese guidato da Kim Jong Un sarebbe pronto a raddoppiare il numero di sistemi di artiglieria inviati in quel di Kursk. Di quali sistemi si tratterebbe? Degli obici Koksan M1989 da 170 mm, tra i sistemi di artiglieria a più lunga gittata al mondo, noti come "cannoni Juche" e costruiti dal Nord per bombardare la capitale sudcoreana nel caso in cui fosse scoppiata una guerra nella penisola coreana.
Kim manda nuove armi alla Russia?
Budanov ha fatto sapere che negli ultimi tre mesi Kim avrebbe già consegnato a Mosca almeno 120 missili Koksan M1989 di fabbricazione nordcoreana, nonché ulteriori 120 sistemi missilistici multilancio M1991. Parlando con il sito The Warzone, il funzionario di Kiev ha affermato anche che Pyongyang si starebbe preparando ad inviare un'altra tranche di queste ultime armi. Allo stesso tempo, ci sono analisti che suggeriscono come alcune di essere sono in procinto di arrivare sul fronte.
L'M1989 Koksan è un cannone semovente da 40 tonnellate apparso per la prima volta durante una parata militare nel 1989. Il termine "Juche" è utilizzato nella propaganda nordcoreana per descrivere l'ideologia di Stato nordcoreana, nonché l'autosufficienza del Paese. Utilizzando proiettili standard, questi cannoni possono colpire bersagli a oltre 25 miglia di distanza.
Budanov ha spiegato che le truppe nordcoreane avrebbero addestrato le loro controparti russe a usarli. Ricordiamo che alla fine di dicembre alcuni filmati diffusi sui social mostravano un treno mentre trasportava un convoglio di almeno 10 M1989 Koksan in Russia, con le loro canne lunghe 25 piedi in bella mostra, con poca o nessuna mimetizzazione per nasconderli da eventuali attacchi nemici.
Il patto tra Mosca e Pyongyang
Anche lo Stato maggiore congiunto delle Forze armate sudcoreane è convinto che la Nord Corea si stia prepara ad inviare altre truppe in Russia, forse per rimpiazzare le perdite subite in combattimento contro le forze ucraine nella regione di Kursk. L'indiscrezione secondo cui Pyongyang potrebbe pianificare di aumentare il suo sostegno al Cremlino è arrivata in un momento particolare, e cioè poco dopo che Donald Trump, appena tornato presidente degli Stati Uniti, ha suggerito che avrebbe tentato di riprendere le relazioni con Kim, definendo il leader nordcoreano come un "ragazzo intelligente".
Né le autorità di Mosca né quelle di Pyongyang, che hanno firmato un accordo di "mutua assistenza militare" lo scorso giugno, hanno confermato la partecipazione della Corea del Nord alla guerra. In ogni caso, nelle ultime ore sono emerse notizie ucraine secondo cui i soldati nordcoreani si sarebbero ritirati temporaneamente da uno degli assi del fronte a Kursk.
Un portavoce delle Forze per le operazioni speciali (SOF) ha confermato al Kyiv Independent che le truppe di Pyongyang si sarebbero ritirate da alcune delle loro posizioni per riorganizzarsi dopo aver subito perdite significative.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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