"Sostegno a 360 gradi all'Ucraina": Meloni incontra Zelensky a Bruxelles

Il Presidente del Consiglio ha incontrato per un saluto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Bruxelles per il Consiglio europeo: "L'Italia protagonista della ricostruzione"

"Sostegno a 360 gradi all'Ucraina": Meloni incontra Zelensky a Bruxelles

Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky si sono incontrati a Bruxelles dopo la plenaria del Consiglio europeo. A margine della photo-op con i 27 e i vertici delle istituzioni europee all'Europa Building, i due leader si sono scambiati una stretta di mano e un abbraccio. È la prima volta che Meloni e Zelensky si vedono di persona.

L’incontro è avvenuto poche ore dopo le polemiche scaturite dalla decisione di Emmanuel Macron di invitare il presidente dell’Ucraina a Parigi, rischiando di minare l’unità dell’Unione europea.

Le parole di Meloni

"Il sostegno all'Ucraina a 360 gradi è anche il modo migliore per arrivare ad una possibile trattativa", ha detto il premier Giorgia Meloni, al suo arrivo a Bruxelles per il Consiglio Europeo.

Prima del faccia a faccia con Zelensky, Meloni ha spiegato che l'Italia continuerà a sostenere l'Ucraina in tutto e per tutto. "Siamo consapevoli che il conflitto ucraino ci coinvolge direttamente tutti, per questo l'Italia continua a essere impegnata con il suo contributo", ha proseguito il presidente del Consiglio.

Meloni ha inoltre precisato ai giornalisti un aspetto sul quale vale la pena concentrare l'attenzione: "L'Italia intende essere parte e protagonista nella futura ricostruzione dell'Ucraina".

Il discorso di Zelensky

Zelenksy è arrivato a Bruxelles in mattinata con Macron. I due hanno viaggiato insieme da Parigi, dove era andato in scena un incontro al quale ha partecipato anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

"Stiamo tutti difendendo l'Europa contro un regime che vuole distruggere la libertà dell'Ue ed essere il leader autoritario del nostro Continente", ha dichiarato il Presidente ucraino, esortando i leader dell'Unione europea ad accelerare le consegne di armi, al fine di "andare più veloce" della Russia.

"Abbiamo bisogno di artiglieria, munizioni, carri armati moderni, missili a lungo raggio, aerei da combattimento moderni", ha ricordato ai Ventisette ringraziandoli "per il supporto militare".

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