
Svezia e Finlandia sono nel mirino della Russia. Il vice segretario del Consiglio di sicurezza di Mosca Dmitri Medvedev ha affermato che i due Paesi nordici, recentemente entrati nella Nato, “ora si trovano in un blocco ostile a noi”. Questo significa, stando a quanto dichiarato dall’ex presidente della Federazione, “che sono automaticamente diventati un bersaglio per le nostre forze armate, con possibili attacchi di ritorsione e persino una componente nucleare”.
“Lo status di Paesi non allineati nell'Alleanza aveva conferito loro alcune preferenze internazionali dovute alla loro posizione geopolitica e a una serie di altri fattori”, ha spiegato Medvedev, con un’accusa neanche troppo velata a Helsinki e a Stoccolma per aver deciso di abbandonare la loro storica politica di neutralità dopo l’inizio del conflitto in Ucraina. Il politico russo ha anche attaccato Volodymyr Zeleneksy, che ha lodato i servizi segreti di Kiev per l’eliminazione del generale Yaroslav Moskalik: “Quando il capo di uno Stato, anche se particolare come l'Ucraina, è un tipo patologico come questo personaggio Zelensky e si vanta di cose del genere, significa solo una cosa: che alla fine anche lui finirà in modo molto triste”.
Non è la prima volta che l’ex presidente della Russia ha ventilato l’ipotesi di un attacco nucleare contro l’Occidente. Dal 2022 ad oggi, ha minacciato l’utilizzo delle armi di distruzione di massa ogni volta che i partner di Kiev hanno oltrepassato le “linee rosse” del Cremlino nel loro supporto alla nazione invasa, evidenziando sempre il comportamento aggressivo del blocco atlantico e incolpandolo per l’aumento della tensione internazionale e per aver, secondo lui, avvicinato sempre di più il pianeta verso una Terza guerra mondiale.
Inoltre, il 24 aprile anche l’ex ministro della Difesa e segretario del Consiglio di sicurezza Sergei Shoigu ha nominato le armi atomiche, affermando che verrebbero usate se l’Occidente dovesse attaccare la Federazione.
“Nel novembre 2024 sono state apportate modifiche ai Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare, in base alle quali la Russia si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione contro di essa o la Repubblica di Bielorussia, anche con l'uso di armi convenzionali”, ha affermato, aggiungendo che Mosca sta seguendo con grande attenzione i “preparativi militari dei Paesi europei”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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