Mosca sfida gli Usa: navi e aerei da guerra in viaggio per esercitazioni nei Carabi

Ufficiali di Washington hanno dichiarato che questa mossa è parte della risposta del Cremlino al crescente sostegno della Casa Bianca all'Ucraina e un tentativo di Putin di proiettare la potenza russa a livello globale

Mosca sfida gli Usa: navi e aerei da guerra in viaggio per esercitazioni nei Carabi
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Nel pieno dell’escalation della tensione con l’Occidente, la Russia mostrerà i muscoli vicino alle coste degli Stati Uniti. Ufficiali di Washington hanno dichiarato di star monitorando navi da guerra e aerei di Mosca che dovrebbero arrivare nel Mar dei Caraibi nelle prossime settimane, per una serie di esercitazioni militari.

Questo è il modo in cui la Russia intende dimostrare di essere ancora in grado di proiettare un certo livello di potenza globale”, ha spiegato una fonte informata a Reuters. “Nell'ambito delle regolari esercitazioni militari russe, prevediamo che quest'estate la Russia condurrà un'intensa attività navale e aerea vicino agli Stati Uniti. Queste azioni culmineranno in un'esercitazione navale russa globale in autunno”. Secondo l’ufficiale che ha parlato con l’agenzia britannica, le navi del Cremlino faranno probabilmente scalo in Venezuela e a Cuba e, pur non costituendo un pericolo diretto per la sicurezza degli Usa, queste manovre fanno “certamente” parte della risposta di Mosca al crescente sostengo di Washington all’Ucraina.

Ci aspettiamo un aumento di queste attività in futuro, anche se notiamo che questi dispiegamenti comportano un costo per la marina russa, che sta lottando per mantenere la sua prontezza e condurre dispiegamenti con una flotta invecchiata”, ha concluso la fonte. Questa notizia è arrivata appena un giorno dopo le dichiarazioni del presidente Vladimir Putin, che ha ventilato la possibilità di fornire armi a lungo raggio a Paesi terzi in modo che colpiscano obiettivi sensibili degli Stati alleati di Kiev. Una mossa, questa, presentata come diretta conseguenza dei continui rifornimenti bellici della Nato alla nazione invasa nel 2022 e alla rimozione delle restrizioni riguardo agli attacchi diretti in territorio russo.

In particolare, gli Stati Uniti hanno dato il via libera alle forze ucraine di colpire obiettivi nelle regioni al confine settentrionale del Paese, mentre altri alleati hanno fatto cadere tutte le limitazioni. Queste decisioni hanno scatenato la dura reazione di Putin, che non solo le ha definite “molto pericolose”, ma ha anche messo sul tavolo l’opzione nucleare in risposta ad attacchi che potrebbero mettere a rischio l’esistenza dello Stato russo.

Da parte sua, il Patto atlantico sta rafforzando il proprio dispositivo militare in Europa per prepararsi ad eventuali future aggressioni di Mosca.

Il segretario generale Jens Stoltenberg, però, ha affermato che non vi è “alcuna minaccia militare imminente contro alcun alleato” e che “questa idea che ci sia una specie di conto alla rovescia per la prossima guerra è sbagliata”.

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