Mosca sviluppa Kalinka: la mossa di Putin per fronteggiare Starlink

La Russia pensa ad un suo sistema di satelliti per combattere una guerra di segnali con gli Usa

Mosca sviluppa Kalinka: la mossa di Putin per fronteggiare Starlink
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La Tass recentemente ha reso noto che la Federazione Russa avrebbe sviluppato un sistema avanzato conosciuto come "Kalinka", concepito per il monitoraggio e l'intercettazione dei segnali provenienti dai sistemi di comunicazione satellitare, incluso Starlink. Tale tecnologia, attualmente in fase di test operativo, si rivelerebbe particolarmente utile per la localizzazione e l'interazione con mezzi senza equipaggio, come navi e droni “Baba-yaga”.

Sulla questione, secondo quanto riferito, Andrey Bezrukov, presidente del consiglio di amministrazione del Center for Unmanned Systems and Technologies (Cbst), avrebbe evidenziato come, fino a poco tempo fa, il tracciamento di tali mezzi avvenisse principalmente attraverso metodi visivi. Con l'introduzione del sistema Kalinka, invece, sarebbe possibile ottimizzare tale processo, permettendo una rilevazione efficiente fino a 15 km di distanza. Il sistema non solo consentirebbe di identificare le imbarcazioni senza equipaggio, ma offrirebbe anche la possibilità di colpirle con armamenti, come una mitragliatrice. Bezrukov, si apprende, avrebbe presentato anche una versione potenziata di una moto d'acqua equipaggiata con una torretta per mitragliatrice di grosso calibro, dimostrando l'adattabilità del sistema Kalinka su diverse piattaforme e elicotteri. Tale strumento, secondo le narrazioni, sarebbe altresì in grado di calcolare i nodi di comunicazione Starlink stazionari a terra, che sono ritenuti dai russi cruciali per le operazioni militari in corso.

Ecco chi lavora allo sviluppo di Kalinka

Lo sviluppo di questa tecnologia “starebbe” avvenendo grazie al lavoro del Cbst, ovvero il "Center for Unmanned Systems and Technologies" (Ano/Cbst). Dall’analisi si apprende che quest’ultima è un'organizzazione autonoma senza scopo di lucro, fondata, probabilmente, grazie all'iniziativa di "United Russia", della Fondazione "Nasha Pravda" e di Pjsc "Promsvyazbank". L'obiettivo principale del Cbst, secondo gli analisti, potrebbe essere quello di unire oltre 200 aziende operanti nel settore della difesa e della sicurezza nazionale, promuovendo collaborazione e innovazione tra di esse. In questo contesto, anche il fondo "Era" potrebbe svolgere un ruolo fondamentale, poiché fornisce supporto agli investimenti e assistenza per l'attuazione di progetti destinati alle aziende affiliate al Cbst.

Finora, secondo le fonti aperte, sarebbero stati stanziati più di 1,5 miliardi di rubli per oltre 15 progetti a duplice uso, cioè utilizzabili sia in ambito civile che militare. Tale approccio strategico sarebbe finalizzato a migliorare le capacità industriali e tecnologiche della Russia, contribuendo, al contempo, alla sicurezza nazionale attraverso l'innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie.

Uno Starlink-russo entro il 2030?

Le contromisure di Mosca a Starlink sembrano essere state preannunciate anche dal Ceo di Roscosmos State Corporation, il quale avrebbe comunicato che “entro il 2030, la Russia prevede di sviluppare un sistema simile a quello statunitense”. Dalla dichiarazione si sarebbe evinto testualmente che: "Il 2030 è garantito, ma potrebbe essere realizzato anche nel 2028 o 2029". Secondo quanto emerge dall’analisi, Borisov avrebbe anche evidenziato che “Roscosmos, in collaborazione con Bureau 1440, è impegnata nella creazione di costellazioni di satelliti per Internet in orbite basse e medie”. Sottolineando, però, “l'importanza di non concentrarsi solo sulle scadenze, ma di garantire la qualità dei servizi offerti, considerando le esigenze economiche, di difesa e di sicurezza.

In conclusione, sulla fattibilità dell’operazione si apprende, al momento, che tenendo anche in considerazione che il responsabile del centro di radiofrequenza di Roscosmos ha annunciato di aver reso accessibile una banda di frequenza destinata alle comunicazioni in 5G, e sebbene sembri esistere una versione preliminare del progetto federale

di “Infrastruttura per l'accesso a Internet", il costo stimato per la realizzazione di un sistema russo simile a Starlink, composto da 383 satelliti, però potrebbe raggiungere i 445 miliardi di rubli.

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