"Nessuna prova degli stupri di massa di Hamas". Bufera sulla prof di Bologna

Monica Dall'Asta, docente dell'Università di Bologna, è al centro della polemica per alcune sue esternazioni social sul conflitto tra Israele e Palestina

"Nessuna prova degli stupri di massa di Hamas". Bufera sulla prof di Bologna
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L'inizio dell'anno accademico e di quello scolastico si avvicina e riprendono le polemiche legate alle esternazioni, quanto meno discutibili, di alcuni docenti palesemente schierati. L'ultima ad aver sollevato un polverone mediatico e la professoressa Monica Dall'Asta, docente di Storia delle teorie del cinema al Dams. Al centro delle discussioni un suo intervento sul social network X, in cui ha scritto che "non ci sono prove degli stupri di massa da parte di Hamas". La professoressa ha effettuato una serie di interventi in cui difende la sua posizione, sostenendo che non ci sono evidenze delle violenze sessuali condotte dai terroristi di Gaza.

Dall'Asta fa parte di quel nutrito gruppo che, legittimamente nell'alveo di un Paese democratico come l'Italia, sostiene le posizioni della Palestina contro Israele e sui social è piuttosto attiva nel pubblicare notizie e aggiornamenti del conflitto in corso a Gaza. Niente di strano che le sue fonti siano univoche, quel che colpisce è il fervore con il quale risponde a chi sostiene tesi diverse dalle sue, anche con esternazioni come quella finita al centro dell'attenzione, che ha scatenato frotte di segnalazioni ai vertici della sua università.

Sul tema non sono mancati gli interventi della politica, come quello di Galeazzo Bignami, viceministro di Fratelli d'Italia, secondo il quale "una persona così non può insegnare nulla a nessuno. E non ci interessa se pensano di essere degli impuniti perché di sinistra". Quindi, ha concluso: "A casa, loro e il loro ripugnante antisemitismo. Fuori dall'Università". Sempre tramite i social, Dall'Asta ha replicato con sarcasmo all'esponente del governo: "Ma dai?". In altri interventi ha dichiarato che le sue sono "opinioni personali" e a chi l'accusa anche di essere "non adatta a insegnare", risponde annunciando l'intenzione di tutelarsi anche per le vie legali.

Scorrendo il suo profilo social si nota una certa concentrazione da parte della docente sul tema della Palestina. I suoi sono post e repost pressoché monotematici e insistenti, tra video, foto e dichiarazioni. "Non ho mai negato che siano state commesse atrocità. Ma la storia degli stupri di massa è una costruzione della propaganda. Come quella dei bambini decapitati", ha scritto in un altro post Dell'Asta, che nonostante le polemiche non modifica il suo registro e la sua impostazione.

Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione, ha chiesto che "l'Università, previa opportuna verifica e se i fatti siano provati, adotti adeguati provvedimenti verso la docente che, con le sue affermazioni, non farebbe che alimentare l'odio contro la comunità ebraica e il popolo israeliano".

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