"Non vedo l'ora di incontrare Putin": Trump pronto a collaborare con il Cremlino

Il presidente neoletto ha ribadito il desiderio di porre fine alla guerra e di incontrare il leader russo quanto prima

"Non vedo l'ora di incontrare Putin": Trump pronto a collaborare con il Cremlino
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Favoleggiato, ipotizzato, sondato e forse parzialmente organizzato: l'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin potrebbe essere presto o tardi realtà nel corso del 2025 che sta per iniziare.

Porre fine "rapidamente" al conflitto

Il presidente eletto degli Stati Uniti ha dichiarato che il presidente russo avrebbe chiesto di incontrarlo "il prima possibile", anche se non ha confermato se l'incontro avrà luogo. "Il presidente Putin ha detto che vuole incontrarmi il prima possibile, quindi dobbiamo aspettare, ma dobbiamo porre fine a questa guerra", ha annunciato Trump durante un forum dell'organizzazione ultraconservatrice Turning Point in quel di Phoenix. Trump ha ribadito che la guerra in Ucraina, ormai giunta al suo terzo anno, è "orribile" e che porre fine al conflitto è una delle cose che vuole fare "rapidamente".

Anche Washington attende un segnale

"Milioni di soldati sono morti. Stiamo vedendo numeri che sono pazzeschi. Devo fermarlo. E' ridicolo", un imperativo categorico insomma per l'amministrazione entrante. Dichiarazioni che fanno seguito a quelle di Putin, che giovedì scorso ha annunciato di essere disposto a incontrare Trump "in qualsiasi momento", anche se non sa quando avverrà l'eventuale incontro perchè Washington non avrebbe ancora dichiarato nulla al riguardo. "Non ci parliamo da quattro anni. Sono pronto a farlo in qualsiasi momento e anche a incontrarmi", aveva dichiarato il leader russo nella sua ultima conferenza stampa di fine anno. La scorsa settimana il Cremlino ha riferito che Putin non avrebbe ricevuto alcun invito da Trump a partecipare al suo insediamento, il prossimo 20 gennaio.

Difficile comprendere se, al di là delle dichiarazioni di intenti, la linea rossa sia tornata a squillare. Possibile che la diplomazia sottotraccia sia già a lavoro per intavolare una nuova discussione dopo il 20 gennaio. Certo è che Trump si troverà a dover conciliare i due tavoli su cui ha scelto di giocare: quello con Zelensky-che ha incontrato recentemente- e quello con Mosca.

Mosca attende

Il dialogo con gli Stati Uniti sulla questione ucraina può essere condotto su diverse piattaforme, ma tutto dipende dal suo contenuto e dall'approccio della squadra del presidente eletto degli Stati Uniti, aveva dichiarato ieri alla Tass il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov.

"Per discutere di questo problema, è necessario, prima di tutto, capire qual è la posizione della futura amministrazione statunitense su questo tema. Ciò che sentiamo, per molti aspetti, categoricamente non si scontra e non può scontrarsi con il nostro approccio. Il dialogo può essere condotto su diverse piattaforme e in diversi formati. La questione non è dove i rappresentanti interessati possano venire per questo contatto, ma la questione riguarda il contenuto.

Non è ancora chiaro quali approcci adotterà l'amministrazione Trump a questo proposito", ha risposto Ryabkov quando gli è stato chiesto se la parte russa fosse pronta a incontrare gli americani in territorio neutrale per discutere della questione ucraina.

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