Tra le armi consegnate all'Ucraina, gli Stati Uniti starebbero inviando a Kiev anche munizioni immagazzinate in Corea del Sud e Israele. L'arsenale utilizzato sarebbe quello accumulato da Washington per i conflitti in Medio Oriente e per difendere Seul dalle minacce cinesi e nordcoreane. Secondo quanto riportato dal New York Times, il Pentagono ha intenzione di soddisfare appieno il disperato bisogno del governo ucraino di poter contare su proiettili di artiglieria da utilizzare nel testa a testa con la Russia.
Nuove armi per l'Ucraina
La guerra in Ucraina si è ormai trasformata in una guerra di logoramento guidata dall'artiglieria. Sul campo vengono lanciati migliaia di proiettili ogni giorno e Kiev, dopo aver esaurito le munizioni per le sue armi dell'era sovietica, è passata a impiegare per lo più armamenti ricevuti dagli Stati Uniti e da altri alleati occidentali.
È in un contesto del genere, dunque, che Washington avrebbe deciso di attingere alla sua vasta ma poco conosciuta scorta di munizioni in Israele per sopperire ai bisogni dell'alleato ucraino. Detto altrimenti, la decisione d'emergenza è stata presa perché i produttori americani non riescono a tenere testa alle richieste di armamenti arrivate da Kiev.
Forniture da Israele e Corea del Sud
Da dove provengono le munizioni in questione? Israele, come detto, ma anche Corea del Sud. Migliaia di proiettili sono stati immagazzinati e inviati a Kiev. Per quanto riguarda Israele, Israele, Tel Aviv si è costantemente rifiutata di fornire armi all'Ucraina per paura di danneggiare le relazioni con Mosca, e in un primo momento avrebbe espresso non poca preoccupazione per la mossa statunitense. In ogni caso, circa la metà dei 300 mila proiettili destinati a Kiev sarebbe già stata spedita in Europa e alla fine dovrebbe essere consegnata attraverso la Polonia.
Gli Stati Uniti avrebbero finora inviato, o si sarebbero impegnati a inviare, all'Ucraina poco più di un milione di proiettili da 155 millimetri. Una parte considerevole (meno della metà) proverrebbe dalle scorte in Israele e Corea del Sud, ha spiegato al NYT un alto funzionario statunitense.
"Con la linea del fronte per lo più stazionaria, l'artiglieria è diventata l'arma da combattimento più importante", ha affermato Mark F. Cancian, ex stratega delle armi della Casa Bianca, in un'analisi per il Center for Strategic and International Studies di Washington.
L'importanza dell'artiglieria
L'esercito ucraino userebbe circa 90 mila colpi di artiglieria al mese, circa il doppio della velocità con cui vengono fabbricati dagli Stati Uniti e dai Paesi europei messi insieme. Ed è per questo che Washington avrebbe quindi scelto di ricorrere alle sue scorte dislocate tra Israele e Corea del Sud.
I funzionari del Pentagono devono tuttavia garantire che, anche mentre armano l'Ucraina, le scorte americane non scendano a livelli troppo bassi. Secondo due alti funzionari israeliani, gli Stati Uniti avrebbero promesso a Israele di rifornire ciò che preleveranno dai magazzini israeliani e che invieranno immediatamente munizioni in caso di grave emergenza.
Altri funzionari
israeliani hanno fatto notare che Israele non ha cambiato la sua politica di non fornire all'Ucraina armi letali, e che il Paese ha aderito alla decisione americana di utilizzare le proprie munizioni come riteneva opportuno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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