Nuovo giorno di liberazione di ostaggi in Israele. Si tratta di Yarden Bibas, Ofer Calderon e Keith Siegel. Una nota dell'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accolto con favore il rilascio: "Il governo israeliano abbraccia i due ostaggi di ritorno. Le loro famiglie sono state informate dalle autorità competenti che sono nelle mani delle nostre forze", si legge nella nota, "il governo israeliano si impegna a restituire tutti gli ostaggi e gli scomparsi".
Le forze militari israeliane erano pronte alla liberazione di altri ostaggi a partire dalle 8.30 (ora locale) nel sud della Striscia di Gaza, in due diversi punti. Keith Siegel, 65 anni, è stato rilasciato a Jabalya, gli altri due, invece, sono stati liberati a Khan Yunis. Una volta entrati in territorio israeliano, hanno incontrato i loro familiari alla base delle Idf di Reim e in seguito saranno trasferiti in ospedale, rispettivamente al Sourasky Medical Center e allo Sheba Medical Center. Erano stati rapiti dai kibbutz di Kfar Aza e Nir Oz.
Bibas è stato consegnato da Hamas alla Croce Rossa dopo 484 giorni di prigionia. L'uomo è stato visto sfilare su un palco a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza. Ha salutato brevemente la folla prima di andar via a bordo di un veicolo della Croce Rossa. Sua moglie Shiri e i figli Ariel e Kfir rimangono prigionieri, con gravi timori per la loro sorte. Il coordinatore dell'ufficio del primo ministro per gli ostaggi Gal Hirsch, ha espresso profonda preoccupazione per le loro vite. "Li stiamo cercando da molto tempo, seguendo le loro tracce e indagando su cosa sia successo loro. Anche in questi giorni e in queste ore, stiamo di nuovo chiedendo informazioni ai mediatori sulle loro condizioni", ha detto allo Sheba Medical Center di Tel Hashomer, nel centro di Israele, come riporta Haaretz.
Stessa scena per Calderon: l'uomo è stato costretto a stare in piedi davanti a un manifesto che mostra i leader di Hamas assassinati, tra cui Muhammed Deif, il leader militare di cui Hamas ha riconosciuto la morte solo questa settimana. La cerimonia è stata breve e minuziosamente organizzata da Hamas, evitando il rischioso e prolungato passaggio di consegne di giovedì scorso. Dopo quell'evento caotico, Israele ha insistito sulle garanzie dei mediatori che i futuri passaggi di consegne avrebbero dovuto essere rapidi e avvenire in sicurezza.
Anche Siegal ha sfilato su un palco allestito di fronte al mare nel porto di Gaza City, da cui ha salutato brevemente la folla. Siegal, 65 anni, ha camminato senza aiuto ma appare magro e pallido. Il palco è stato decorato con immagini di leader militari di Hamas assassinati e con uno slogan in ebraico che recita "Il sionismo non vincerà". Siegel, cittadino con doppia cittadinanza israeliana e statunitense originario della Carolina del Nord, è stato fatto prigioniero con la moglie Aviva dal Kibbutz Kfar Aza durante l'invasione e il massacro guidati da Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre 2023. Aviva è stata liberata durante il precedente cessate-il-fuoco nel novembre 2023.
Intanto, Israele ha riconosciuto di non aver ucciso il comandante del battaglione Shati di Hamas, Haitham Hawajri, nel dicembre 2023, come aveva in passato affermato. Hawajri infatti era tra i miliziani di Hamas che hanno partecipato oggi al rilascio a Gaza City di Siegel.
"Dopo ulteriori accertamenti, è emerso che le conclusioni dell'intelligence su cui si basavano la Direzione dell'intelligence e lo Shin Bet non erano corrette e il terrorista non è stato eliminato", ha ammesso l'esercito israeliano. Lo riporta il Times of Israel.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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