La petroliera battente bandiera greca che trasportava 150mila tonnellate di greggio, evacuata dal suo equipaggio dopo un attacco nel Mar Rosso, rappresenta ora un "pericolo ambientale".
Ad affermarlo su X la missione navale dell'Ue nel Mar Rosso Aspides. La Sounion, questo il nome dell'imbarcazione, è stata colpita da numerosi proiettili al largo della città portuale di Hodeidah, nello Yemen. Tutti i membri dell'equipaggio della sono stati soccorsi e trasportati in Gibuti, il porto di scalo sicuro più vicino, ha scritto ancora la missione Aspides.
Il 21 agosto, la nave, che non aveva richiesto la protezione di Eunav Aspides, ha subito un attacco nella zona del Mar Rosso meridionale e ha perso la potenza dei motori. In seguito alla richiesta del comandante, l'operazione ha inviato una nave per salvare l'equipaggio. Mentre si avvicinava all'area, la nave ha distrutto un Unmanned Surface Vessel (USV) che rappresentava una minaccia imminente per la nave e l'equipaggio.
Secondo quanto riferito, la nave è stata colpita da tre razzi e attaccata da piccole imbarcazioni che trasportavano circa 15 persone. L'attacco ha fatto sì che la petroliera diventasse innavigabile e lasciata indisciplinata e in fiamme. Un cacciatorpediniere francese ha salvato i 29 marinai, filippini e russi, distruggendo anche una "nave drone" che trasportava bombe nella zona.
Si sospetta che i ribelli Houthi dello Yemen siano i responsabili dell'attacco, anche se i terroristi filo-iraniani non ne hanno ancora rivendicato la responsabilità. La Sounion è ora all'ancora nel Mar Rosso e non è più alla deriva,.
I funzionari militari della missione Aspides hanno affermato che la Suonion si trova all'ancora e che non è più alla deriva, ma non hanno specificato né se sia ancora in fiamme, né il nome del vascello di Parigi coinvolto nell'operazione di salvataggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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