Caccia F-16 e basi Nato nel mirino di Putin: "Obiettivi legittimi"

Il presidente russo ha smentito l'ipotesi di un'invasione russa dell'Europa, bollandola come "totale assurdità". Ma gli F-16 resteranno un "obiettivo legittimo" da qualunque nazione agiranno

Caccia F-16 e basi Nato nel mirino di Putin: "Obiettivi legittimi"
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Cavillare con le parole è sempre state il forte di Vladimir Putin: i suoi "sì, però" hanno caratterizzato gli ultimi vent'anni di rapporti con l'Occidente e la politica estere del Cremlino nella sua interezza. Un perenne equilibrismo sulle parole in modo da non dire mai realmente ciò che è: l'invasione dell'Ucraina così è diventata un'"operazione speciale" per denazificare Kiev, ad esempio.

Invadere l'Europa? "Una totale assurdità"

La questione ora si ripropone a proposito dei famigerati F-16. Mentre il resto d'Europa si prepara a convivere con l'idea di non vivere più in una fortezza, fra gli alti e bassi tra falchi e colombe insospettabili (si pensi allo scontro Macron-LePen sull'invio delle truppe in Ucraina), Putin cerca di convincere l'Unione di non avere nessuna intenzione di invadere il vecchio continente con le sue truppe, liquidando come "una totale assurdità" anche solo il parlarne come possibilità. Un' idea che scaturisce, a suo dire, "da un'economia in caduta e dal deterioramento degli standard di vita".

L'idea di una possibile invasione russa dell'Europa è stata quasi derisa da Putin, che l'ha bollata come "una totale assurdità che ha come obiettivo solo quello di intimidire la gente per far pagare più soldi". "Non si tratta di propaganda, ma di quello che sta accadendo davvero. Devono giustificarsi, quindi intimidiscono la gente con una potenziale minaccia russa nel momento in cui cercano di espandere la loro dittatura al mondo intero", ha tuonato ricordando che nel 2022 gli Stati Uniti hanno speso 811 miliardi di dollari per le spese militari, mentre la Russia "soltanto" 72.

Il nodo F-16

Tuttavia, esiste un gigantesco "ma": l'invasione è infatti fuori discussione solo fintanto che resteranno in piedi alcuni capisaldi pretesi da Mosca. Putin ha incontrato proprio ieri sera i piloti militari russi nella regione di Tver, precisando un importante dettaglio: le forze di Mosca considereranno come "obiettivi legittimi" gli F-16, "se decolleranno dalle basi aeree di Paesi terzi" e se saranno usati contro le forze russe. Una linea generale valida in qualunque punto si trovino gli aerei da guerra che l'Occidente sta fornendo all'Ucraina, tenendo in conto che gli F-16 possono trasportare armi nucleari. Il dettaglio è stato precisato mentre Putin rispondeva a chi gli chiedeva se gli F-16 potranno essere colpiti anche in basi Nato, se usati da lì (peraltro una possibilità non esistente). Il presidente ha poi aggiunto che Mosca sarà pronta a distruggere gli aerei Nato nello stesso modo in cui "oggi distruggiamo i loro carri armati, i veicoli corazzati e altre attrezzature, compresi i sistemi di lancio multiplo di razzi".

A sostegno dell'inconsistenza dell'ipotesi bellicose della Russia in Europa e della necessità di rispondere ad attacchi aerei, Putin ha ribadito che Mosca non avrebbe mai scelto di invadere l'Ucraina se non ci fosse stato un colpo di stato così come le operazioni militari nel Donbass, sottolineando la fallacia degli accordi di Minsk, che il leader russo ha definito "un tentativo di ingannare la Russia": "Si è scoperto che siamo stati ingannati, trascinati per otto anni e alla fine ci hanno semplicemente costretto a passare a un'altra forma di difesa dei nostri interessi e del nostro popolo", ha chiosato il presidente russo.

F-16: una reale minaccia per Putin?

Ma gli F-16 ribalteranno realmente le sorti della guerra?: uno dei grandi limiti delle forniture all'Ucraina è il numero di questi velivoli. Inizialmente, Kiev riceverà sei caccia, addestramento per 12 piloti e circa una cinquantina di tecnici. Alcuni paesi del nord Europa hanno promesso la consegna di un'altra trentina di aerei e viene stimato che, in tutto, il gruppo Nato riuscirà a fornire un numero totale di 60 velivoli. Si tratta, tuttavia, di un numero esiguo per avere un impatto significativo sulle sorti della guerra.

I velivoli però avranno un ruolo importante nel contribuire a intercettare i missili con cui mosca colpisce le grandi città ucraine, coadiuvando Kiev nel risparmiare missili, le cui scorte sono sempre più ridotte.

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