Situazione da monitorare con la massima attenzione nel Mar Nero, dove la Russia mantiene due navi da guerra una delle quali una portaerei con quattro missili Kalibr. Secondo la Marina dell'Ucraina sarebbero state schierate entrambe per effettuare missioni di combattimento anche se al momento sono filtrati ulteriori dettagli. Non sono invece state registrate presenze nel Mar d'Azov, mentre sei imbarcazioni di Mosca sono state avvistate nel Mar Mediterraneo, due delle quali portaerei in grado di lanciare in totale fino a 22 missili Kalibr. Nel frattempo le forze del Cremlino continuano a martellare sul territorio ucraino. Le truppe di Kiev sono in grande difficoltà nel Donetsk, dove l'esercito russo avanza costantemente, poco a poco, nonostante le pesanti perdite umane e materiali. In un comunicato, il ministero della Difesa russo ha affermato che unità del Raggruppamento Centro hanno conquistato la città di Krymske situata nella periferia nord-orientale di Toretsk. Il gruppo di analisti ucraini DeepState indica che forze russe sono presenti nel centro di Toretsk e in quello di Chassiv Yar, due città contese da mesi.
Le mosse della Russia nel Mar Nero
La Marina ucraina ha fatto sapere che la Russia mantiene una portaerei con quattro missili Kalibr nel Mar Nero, sei navi tra cui due portaerei nel Mediterraneo, mentre nessuna presenza si registra nel mar d'Azov. "A partire dalle 6:00 del mattino del 2 febbraio, ci sono due navi nemiche nel Mar Nero, una delle quali è una portaerei Kalibr con una salva totale di fino a quattro missili", ha fatto sapere la Marina. "Ci sono sei navi nemiche nel Mar Mediterraneo, due delle quali sono portaerei di missili da crociera Kalibr con una salva totale di fino a 22 missili", hanno aggiunto le autorità ucraine sottolineando poi che i russi hanno ridotto il numero di voli in elicottero sul Mar Nero.
La stessa Marina ucraina ha spiegato che la Russia continuerebbe a violare la Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS) del 1974, disattivando i sistemi di identificazione automatica, e riferito che, nelle scorse ore, un vettore missilistico russo era stato avvistato anche nel Mar Nero. Tuttavia, come chiarito dall'Aeronautica delle Forze armate ucraine, le forze del Cremlino non hanno lanciato missili Kalibr durante il massiccio attacco combinato all'Ucraina del primo febbraio.
La presenza nemica nell'area marittima strategica desta comunque preoccupazione in quel di Kiev. Non solo: nel loro ultimo rapporto pubblicato gli esperti dell'Institute for the Study of War (ISW) hanno risposto alle dichiarazioni del ministero della Difesa di Mosca affermando che l'esercito russo ha distrutto un drone marittimo ucraino nel Mar Nero utilizzando un nuovo drone Orion. Gli analisti hanno suggerito che questo episodio potrebbe potenzialmente minare il dominio della Marina ucraina nella regione. I blogger militari russi, intanto, sostengono che la flotta del Cremlino del Mar Nero abbia lanciato missili da un drone Orion, prodotto dalla società russa Kronstadt, da una piattaforma marittima militare non specificata. Questo attacco potrebbe essere il primo caso documentato in cui le forze russe utilizzano un obiettivo navale militare per dispiegare droni in grado di colpire i droni navali militari ucraini.
La guerra continua
Mentre a febbraio la guerra tra Russia e Ucraina entrerà nel suo quarto anno, l'esercito russo avanza anche nella regione di Kharkiv (nord-est) e si avvicina all'importante città di Kupiansk. La prospettiva di negoziati tra Mosca e Kiev viene sollevata sempre più spesso dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, visto come una potenziale svolta nella guerra. Il presidente americano è stato critico nei confronti delle somme spese dagli Stati Uniti per aiutare l'Ucraina, ma ha anche adottato un tono duro nei confronti di Mosca, che nelle ultime settimane ha minacciato di ulteriori sanzioni.
L'esercito ucraino ha denunciato un attacco dell'esercito russo contro un edificio scolastico che ospitava principalmente anzioni nella città di Sudzha, nel Kursk controllato da Kiev, intrappolando decine di persone sotto le macerie.
"Le forze armate della Federazione Russa hanno colpito un collegio nella città di Sudzha. Novantacinque persone sono intrappolate sotto le macerie", ha dichiarato su Telegram Oleksiy Dmytrashkivsky, portavoce del comando militare ucraino nel Kursk. Il conflitto, dunque, non si ferma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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