Nuove tensioni tra Roma e Mosca in queste ore: l'Italia, infatti, non ha rilasciato i visti necessari all'ingresso nel nostro Paese, ai membri della delegazione russa per partecipare al Congresso Astronautico Internazionale che si terrà a Milano fino al 18 ottobre. La manifestazione è stata salutata come il più grande raduno di professionisti dello spazio mai realizzato nella storia, con oltre 11.000 partecipanti, 30 viaggiatori dello spazio e il primo Global Space Leaders Summit con la presenza di più di 60 capi e leader di agenzie spaziali di tutto il mondo. Un tema e un settore sul quale la Russia ha sempre avuto molto da dire e nel quale contribuisce tuttora, al netto delle turbolenze politiche.
Ad annunciare il rifiuto dei visti, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, parlando di "ennesimo passo ostile da parte della Roma ufficiale", secondo quanto riportato da Interfax. Secondo Zakharova al congresso sarebbe stata inviata una delegazione russa guidata dal direttore generale di Roscosmos, Yuri Borisov. “La parte italiana ancora una volta ha gravemente trascurato gli obblighi del Paese che ospita un grande evento internazionale", ha aggiunto Zakharova. "Consideriamo questa decisione illegale e infondata. E' un'altra manifestazione della russofobia in corso dell’attuale leadership italiana”, ha tuonato la Ministra russa. "La decisione di Roma - afferma ancora Zakharova - contraddice completamente gli scopi e gli obiettivi della Federazione (astronautica internazionale), mina le basi della cooperazione internazionale nel campo della ricerca e dell'esplorazione pacifica dello spazio, e assesta un altro colpo alle relazioni russo-italiane". Zaharova ha poi ribadito che il diniego del visto giunge nonostante la piena adesione della Russia alla Federazione astronautica, l'assenza di debiti finanziari o di altro tipo.
Borisov è stato sanzionato ai sensi della Legge sulle misure economiche speciali in relazione all'invasione russa dell'Ucraina per grave violazione della pace e della sicurezza internazionale. Il gigante Roscosmos, raggiunto anche'esso dalle sanzioni, ha ereditato il lungo corso dell'Unione Sovietica-prima- e della Russia -dopo- in fatto di esplorazione spaziale. Alla fine di marzo 2022, l'Agenzia spaziale europea (ESA) aveva sospeso la cooperazione con Roscosmos nella missione del rover ExoMars a causa dell'invasione russa; anche la società satellitare britannica OneWeb ha firmato contratti con ISRO e SpaceX per lanciare i suoi satelliti dopo che si erano sviluppati attriti con Mosca e Roscosmos, il suo precedente fornitore di servizi orbitali.
Lo spazio è, nei fatti, l'unico "luogo" in cui esiste ancora reale cooperazione fra realtà geopolitiche differenti, che in questo momento vivono scontri o addirittura conflitti. Lo dimostra l'esistenza e la persistenza di un sistema come quello della Stazione Spaziale internazionale.
Ad auspicare un momento di dialogo condiviso, l'amministratore delegato di Leonardo ed ex Ministro Roberto Cingolani, che aveva dichiarato all'apertura del simposio mondiale: "A questo evento partecipano molti Paesi che normalmente sulla Terra non si parlano, soprattutto in questi terribili giorni con più di 55 conflitti nel mondo. C'è quindi la speranza che in futuro la pace sarà più facile nello spazio che sulla Terra, dipende da noi. Dobbiamo dimostrare di aver imparato anche questa lezione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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