Caro Antonello,
il senso di tale scelta, ossia quella di mascherare da filo-palestinese Anna Frank, bambina ebrea ammazzata dai nazisti in un campo di sterminio dopo avere vissuto anni nascosta in pochi metri quadrati per sfuggire alla cattura e alla deportazione, non mi è intellegibile. Non si tratta semplicemente di cattivo gusto, di miopia culturale, di ignoranza. Si tratta piuttosto di un esplicito insulto, non solo arrecato alla memoria di questa ragazzina il cui Diario rappresenta universalmente una testimonianza ingenua, pulita e, allo stesso tempo, formidabile e preziosa di quella che fu la persecuzione nei confronti degli ebrei, ma anche arrecato a tutte le vittime del genocidio e ai loro discendenti.
Si sta dibattendo tanto e vado al nocciolo della questione se l'islam sia o non sia antisemita. Ne potremmo discutere a lungo senza addivenire ad una risposta chiara e univoca, c'è chi sostiene che lo sia, senza ombra di dubbio, e chi esclude categoricamente tale ipotesi, presentando l'islam come una religione pacifica, tanto pacifica da essere imposta con il mitra.
Io penso che la domanda da porci sia un'altra, la cui risposta è inequivocabile e inconfutabile. E il quesito è questo: Hamas è antisemita? Sì, lo è. Lo è dichiaratamente, lo è oltre ogni ragionevole dubbio. Hamas, organizzazione terroristica che ha preso il potere anni fa a Gaza, nel suo originario statuto, risalente al 1988, ha come obiettivo l'uccisione degli ebrei, dal primo all'ultimo, su commissione di Maometto. Tale statuto contiene altresì teorie cospiratorie che negano il genocidio degli ebrei ad opera dei nazisti: esso non sarebbe mai avvenuto. Ecco cosa si legge all'art. 7: «Il profeta dichiarò: - L'ultimo giorno non verrà finché tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno, e fino a quando gli ebrei si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra e l'albero diranno: o musulmano, o servo di Allah, c'è un ebreo nascosto dietro di me, quindi vieni e uccidilo».
Più ancora di Anna Frank avvolta nella kefiah, esposta in un corteo in cui si urla a squarciagola «a morte gli ebrei», mi scandalizza il tacito assenso di una certa sinistra, il silenzio assordante di chi ogni anno celebra il Giorno della Memoria, rinnovando le accuse al centrodestra di fascismo e razzismo, e poi fa spallucce davanti alle violenze dei soldati palestinesi, che il 7 ottobre hanno sequestrato donne e bambini, li hanno torturati, decapitati, hanno stuprato persino i cadaveri, come abbiamo appreso dai soldati stessi, il tutto su ordine di Hamas.
Come si è potuta ripetere la storia? Ritenevamo di avere imparato la lezione, che essa non si potesse proprio dimenticare, che certi errori micidiali non potessero mai più essere compiuti, troppo giganteschi per non
tenerli costantemente a mente. Invece, non lontano da qui, gli ebrei sono tornati a nascondersi come se fossero topi, in soffitta, in cantina, mamme, babbi, figli, nonni, braccati da chi minaccia e desidera il loro eccidio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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