Il comandante della flotta russa del mar Nero, l’ammiraglio Viktor Sokolov, sarebbe vivo. L’alto ufficiale avrebbe partecipato in videochiamata alla riunione del consiglio del ministero della Difesa di martedì 26 settembre. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti, che ha diffuso parte della registrazione della conferenza in cui si vede l’alto ufficiale che ascolta il discorso di Sergej Shoigu. Anche sul sito del dicastero russo, che riporta i punti salienti della riunione, si può vedere l’ammiraglio in una delle foto a corredo della notizia.
Sembrerebbe una totale smentita delle dichiarazioni ucraine, secondo cui Sokolov sarebbe morto nell’attacco missilistico contro il quartier generale della flotta russa a Sebastopoli assieme ad altri 34 ufficiali. Proprio riguardo a questo evento, Ria Novosti specifica anche che la contraerea di Mosca è riuscita ad abbattere cinque Storm Shadow e che l’unica vittima sarebbe una guardia. Un dettaglio, questo, già diffuso dal Cremlino poco dopo l’attacco.
Nel corso della guerra, già altre volte sono girate voci sulla morte o le gravi condizioni di personalità russe di alto livello. Tra tutti, proprio il ministro Shoigu e lo stesso presidente Vladimir Putin sono finiti “vittime” di queste voci di corridoio. Viktor Sokolov potrebbe essere solo l’ultimo di questa lista e la sua apparizione alla riunione lo confermerebbe. Sembra strano, però, che il governo di Mosca non abbia da subito smentito le notizie sulla sua morte. A questo punto, però, sorgono diverse domande: perché aspettare tutto questo tempo prima di farlo apparire di nuovo in pubblico? E perché il portavoce del Cremlino Peskov si è rifiutato di commentare l’attacco a Sebastopoli? Forse una tattica di guerra informativa, o magari un modo per far festeggiare gli ucraini dalla cima del piedistallo della vittoria, per poi abbatterglielo sotto i piedi. Non lo sappiamo, ma è molto strano il fatto che siano passati quattro giorni prima di vedere l’ammiraglio illeso e al suo posto, senza alcuna dichiarazione altisonante sulle menzogne e i fallimenti dell’esercito di Kiev.
Sempre restando nel campo delle ipotesi, e volendo usare un po’ di malizia, si potrebbe pensare che l’ammiraglio sia veramente morto e che i russi abbiano inserito una sua vecchia registrazione tra i partecipanti alla riunione, in modo da sminuire il successo ucraino che, se verificato nella sua interezza, sarebbe un colpo devastante per la gerarchia militare del Cremlino. Inoltre, nel video pare che Sokolov sia appoggiato ad un cuscino. Potrebbe essere ferito, forse anche in gravi condizioni. L’attacco a Sebastopoli è stato chirurgico e preciso, effettuato usando missili preziosi e disponibili in quantità limitata. È difficile pensare, dunque, che Kiev lo abbia ordinato senza avere la certezza che ne sarebbe valsa la pena.
La verità, come spesso in questa guerra, è difficile da stabilire. La conferma definitiva di un decesso si ha solo quando si vede il corpo e, per ora, la sorte dell’ammiraglio resta ancora avvolta nel mistero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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