Hamas usa il terrorismo psicologico: la tremenda sorte degli ostaggi israeliani

La diffusione del video di uno degli ostaggi detenuti a Gaza secondo l'esercito israeliano altro non sarebbe che una strategia di terrorismo mediatico

Hamas usa il terrorismo psicologico: la tremenda sorte degli ostaggi israeliani
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Daniel Hagari non ha dubbi: "Quello di Hamas è una forma di terrorismo". Hagari è il portavoce dell'esercito israeliano e il suo riferimento espresso in una conferenza stampa è al video, pubblicato nelle scorse ore, in cui miliziani del movimento islamista mostrano una ragazza rapita nell'azione terroristica dello scorso 7 ottobre. Nelle immagini, in particolare, si nota la giovane prima medicata all'interno di un'abitazione e poi parlare davanti le telecamere.

Perché secondo l'Idf si tratta di terrorismo psicologico

La ragazza mostrata in video è Maya Sham. Si tratta di una giovane di appena 21 anni, con la doppia cittadinanza israelo-francese. È lei stessa a raccontare quanto avvenuto. "Tornavo da una festa a Sderot - ha dichiarato - sono stata ferita a una mano, poi sono stata portata a Gaza e ora sono qui in ospedale".

Prima del suo racconto però, le immagini hanno indugiato per diversi minuti sulle medicazioni ricevute dalla ragazza all'interno di quella che sembra essere una privata abitazione. Si nota, in particolare, una vistosa ferita al braccio destro, una stecca sull'arto ferito e una benda poi inserita nel punto in cui sono state applicate delle medicazioni.

Particolari che secondo Hagari sono figlie della strategia di Hamas di attuare un certo terrorismo psicologico. "Hamas cerca di presentarsi come un'organizzazione umana - si legge nelle dichiarazioni del portavoce dell'esercito israeliano - mentre ha compiuto crimini atroci. Ricordiamoci che Hamas ha infierito contro gli stessi abitanti di Gaza, rubando combustibile e scorte di cibo e chiudendoli nel nord della Striscia".

Nella seconda parte del video c'è per l'appunto l'appello rivolto dalla giovane alle autorità israeliane. "Sto solo chiedendo che mi riportiate a casa il più presto possibile - ha dichiarato la ragazza davanti le telecamere - dalla mia famiglia, dai miei genitori, dai miei fratelli. Per favore fatemi uscire da qui il più presto possibile".

Secondo Hagari, questa parte del video serve a creare pressione sull'opinione pubblica israeliana. Da qui la sua definizione di terrorismo psicologico. "Si tratta di terrorismo psicologico condotto da Hamas contro i cittadini di Israele - ha proseguito il portavoce militare - Prevediamo che ci saranno altri filmati e siamo determinati a combattere contro questo genere di guerra".

La strategia degli ostaggi da parte di Hamas

Quella degli ostaggi è probabilmente l'arma di ricatto più importante nelle mani di Hamas. Le immagini dei rapimenti, diffusi sui social dagli stessi terroristi nel giorno dell'attacco in territorio israeliano, hanno destato profondo scalpore. Adesso per i miliziani è importante averli in vita per fare pressione su Israele, sia in relazione al paventato attacco di terra su Gaza e sia rispetto al possibile scambio con prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.

Secondo alcuni portavoce di Hamas, sarebbero almeno 250 gli ostaggi trattenuti all'interno della Striscia.

Almeno 200 di essi sono direttamente nelle mani della milizia, una cinquantina invece sono detenuti da altri gruppi operanti a Gaza. Sempre secondo i portavoce del movimento palestinese, 22 ostaggi sarebbero morti a seguito dei raid israeliani.

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