Nel 2024 primi F-16 all'Ucraina: l'ultima mossa Nato per Kiev

La consegna degli F-16 a Kiev da parte dei Paesi occidentali potrebbe essere imminente: tuttavia, solo i prossimi mesi mostreranno se saranno un reale fattore di capovolgimento delle sorti del conflitto

Nel 2024 primi F-16 all'Ucraina: l'ultima mossa Nato per Kiev
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Svolta nella guerra in Ucraina: gli F-16, da due anni al centro delle discussioni sulla difesa aerea di Kiev, presto potrebbero entrare definitivamente nelle dotazioni ucraine, assieme ad altre scorte di armamenti. La messa a disposizione potrebbe dunque essere imminente, con le ultime fasi di addestramento dei piloti completate.

La consegna degli F-16 imminente?

Lo ha annunciato il sottosegretario alla Difesa Usa per gli affari di sicurezza internazionale, Celeste Wallander: i Paesi occidentali prevedono di trasferire i primi cacciabombardieri e le attrezzature necessarie in Ucraina . "Stiamo lavorando come coalizione. Puntiamo all'Ucraina per ottenere la prontezza operativa iniziale per il suo programma F-16 nel 2024. Ciò includerà l'addestramento degli aviatori, le piattaforme e, inoltre, l'addestramento dei tecnici, le infrastrutture e i pezzi di ricambio, munizioni, tutte componenti di cui sarà responsabile la coalizione", ha riferito un portavoce del Pentagono. Secondo il sottosegretario, il programma per addestrare i piloti ucraini a pilotare gli F-16 procede secondo i piani. Certo è che Kiev dovrà addestrare centinaia di piloti e personale di terra per poter sfruttare a pieno questa evoluzione. Ma solo i prossimi mesi, a consegne effettuate, potranno dimostrare se gli speciali aerei da combattimento muteranno le sorti del conflitto.

La Difesa Usa conferma il sostegno a Kiev

Il sostegno a Kiev è stato anche ribadito dal segretario della Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin nel corso della sua prima apparizione pubblica dopo il suo chiacchieratissimo intervento: in occasione della riunione virtuale del gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina il genrale Austin ha dichiarato: "Se perdiamo i nervi, se ci tiriamo indietro, se non riusciamo a dissuadere altri potenziali aggressori, non faremo altro che invitare ancora più spargimenti di sangue e più caos. Quindi un'Ucraina sovrana e sicura è fondamentale per la sicurezza globale. E il nostro sostegno all'Ucraina non deve vacillare". La riunione è coincisa con la discussione al Congresso Usa, attuakmente in corso, a proposito di un pacchetto di aiuti supplementari per la sicurezza nazionale, che includerebbe finanziamenti ulteriori a Kiev. Nelle sue osservazioni, Austin inoltre ribadito la totale fiducia di Washington verso l'amministrazione Zelensky in virtù del fatto che non esistono "prove credibili dell'uso improprio delle attrezzature americane" fornite all'Ucraina.

Il pressing ucraino sugli F-16 dopo l'attacco a Kharkiv

Anche da parte di Kiev, aumenta il pressing sulla questione della superiorità aerea che continua a mancare. Solo oggi un attacco russo su Kharkiv ha fatto registrare 18 vittime e 130 feriti, come riferito dal presidente Zelensky nel suo consueto discorso serale. Il presidente ucraino ha avvertito che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare con il protrarsi delle operazioni di soccorso. Gli attacchi hanno colpito la capitale Kiev e la città nord-orientale di Kharkiv. Kharkiv, in particolare, è stata duramente colpita perchè è stato colpito un edificio residenziale con molti piani. Altre 139 abitazioni sono state danneggiate nell'attacco. Zelensky ha minacciato ritorsioni per l'attacco russo con oltre 40 missili, dicendo: "Sappiamo come essere sufficientemente lungimiranti nelle risposte".

Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba è invece tornato sulla questione dei Taurus:In un'intervista a Bild ha spiegato che concentrarsi su possibili negoziati con Mosca è l'approccio politico sbagliato, mentre è importante focalizzarsi sulla vittoria di Kiev.

Per questo è importante che l'Ucraina riceva più armi e, soprattutto, più munizioni: “Quando si tratta di prendere decisioni concrete, vediamo come i nostri partner a volte annegano in discussioni infinite. Ma non c’è tempo per annegare, dobbiamo nuotare”, ha affermato Kuleba.

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