Braccio di ferro sul "generale di ferro": cosa rivelano le purghe di Kiev

Il presidente ucraino è intenzionato a rimuovere il capo di Stato maggiore Valerij Zaluzhny, molto apprezzato dall'esercito. La Casa Bianca mantiene una posizione neutrale. La decisione potrebbe impattare il morale delle truppe

Braccio di ferro sul "generale di ferro": cosa rivelano le purghe di Kiev
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Si inasprisce lo scontro ai vertici dello Stato ucraino. Fonti informate hanno riferito che il presidente Volodymyr Zelensky ha informato gli Stati Uniti della sua intenzione di destituire il generale Valerij Zaluzhny, capo di Stato maggiore delle forze armate di Kiev. Nel corso degli ultimi mesi, i due si sono scontrati molteplici volte sulle decisioni concernenti la gestione e l’andamento del conflitto, in particolare dopo il fallimento della controffensiva ucraina.

Pare che la causa scatenante della decisione di Zelensky sia la disputa su una nuova mobilitazione. Il generale, infatti, vorrebbe chiamare alle armi altri 500mila uomini, mentre il presidente è convinto che i soldati attualmente schierati da Kiev siano sufficienti e che debbano essere utilizzati in modo più efficiente. Una fonte vicina all’ufficio del leader ucraino ha anche affermato che il processo per sollevare Zaluzhny dal suo incarico è attualmente sospeso: “Per il momento, entrambe le parti si sono prese una pausa per determinare come sarà il futuro, e lo status quo rimarrà tale fino a nuovo avviso”. Da parte loro, gli Stati Uniti hanno mantenuto una posizione neutrale sulla questione. “Vorrei sottolineare che la risposta della Casa Bianca è stata di non appoggiare o obiettare alla decisione sovrana dell’Ucraina”, ha riferito un funzionario Usa. “La Casa Bianca sottolinea che spetta all’Ucraina prendere le sue decisioni riguardo al proprio personale”.

La notizia della possibile destituzione di Zaluzhny era stata diffusa dai media già all’inizio della settimana. Pare che Zelensky gli abbia chiesto di farsi da parte e che il capo di Stato maggiore abbia rifiutato. Conosciuto come “il generale di ferro”, l’alto ufficiale è estremamente apprezzato sia dall’esercito, sia dalla popolazione ucraina. La sua rimozione dall’incarico potrebbe danneggiare il morale delle truppe, impegnate a combattere contro l’armata di Vladimir Putin più numerosa ed equipaggiata lungo un fronte di oltre mille chilometri. Una problematica, questa, che si andrebbe a sommare alla carenza critica delle munizioni a disposizione delle forze di Kiev dovuta alla riduzione del supporto da parte dei Paesi dell’Unione europea e degli Stati Uniti.

Per il 2024, i piani dell’Ucraina comprendono il mantenimento di posizioni difensive e operazioni speciali dietro le linee del fronte, in particolare contro la Crimea e le infrastrutture strategiche russe.

La decisione di sostituire il generale Zaluzhny potrebbe dunque essere un segnale del desiderio di Zelensky di adottare un nuovo approccio al conflitto, di fronte alla difficile situazione strategica in cui si trova il Paese.

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