Non è un musical. Non è un film. Ma il titolo dice tutto, e sgombra il campo da equivoci. Si tratta di «Star Wars in Concert», levento concertistico «made in Usa» che unisce la musica composta da John Williams per lultratrentennale saga cinematografica di «Guerre stellari», creata da George Lucas, a un montaggio di immagini selezionate dai sei episodi del ciclo in un video mirabolante e fantasmagorico. Il risultato del succulento mix lo potrete gustare oggi (ore 21.15) e domani (doppio spettacolo alle ore 16.15 e 21.15), al Mediolanum Forum di Assago (info: 02-76113055, www.barleyarts.com), uniche due date italiane nel tour dello show, prodotto in esclusiva per lItalia dalla Barley Arts. Protagonista: la titolata Royal Philharmonic Concert Orchestra, diretta dal belga Dirk Brossè e accompagnata da un coro allaltezza della situazione. Durante lesecuzione delle musiche, verranno trasmesse le immagini del video su un megaschermo ad alla definizione, alle spalle del palcoscenico. Non è tutto: note e filmato saranno intervallati dalla narrazione di Anthony Daniels, lattore interprete del robot C-3PO in tutti e sei i film della serie, sottotitolata in italiano sugli schermi.
Insomma: un classico show allamericana, prodotto senza risparmio di mezzi e strutture e, soprattutto, con grande attenzione sia al risultato dinsieme sia ai minimi dettagli, allinsegna del più rigoroso impianto professionistico, tipico di Hollywood e dintorni. Basta dare uno sguardo alle cifre: tre anni di lavoro; una scenografia che viaggia tra le due sponde dellAtlantico su 14 autotreni più 62 «membri dellequipaggio» tra tecnici e operatori che si muovono su 11 bus; 86 componenti dellorchestra con due direttori (Brossè si alterna a Mark Watters), oltre ai 60 elementi del coro. Piccola curiosità, a dimostrazione della maniacale (e tradizionale) predisposizione alla cura del particolare dei produttori statunitensi in generale e, naturalmente, nel caso specifico: lorchestra ha il proprio bibliotecario musicale che viaggia assieme allo show. Uno spettacolo che si offre a un pubblico che più trasversale non si può, a cominciare dal fattore anagrafico: i figli dei giovani e giovanissimi, spesso accompagnati dai genitori, che si accalcavano al botteghino a partire da quel 21 ottobre 1977 - giorno in cui «Guerre Stellari», il primo episodio della saga di Lucas, approdò nei cinema italiani - sono ormai adulti. Eppure il fascino del fortunato ciclo non si è mai ossidato; non crediamo soltanto perchè ogni nuova apparizione sul grande schermo è stata puntualmente condita con ampie manciate di strabilianti (per le relative epoche) effetti speciali. Il motivo, evidentemente, è un altro. E non è escluso che abbia strettamente a che fare con leterna lotta tra il Bene e il Male, che da sempre affascina le platee (e limmaginazione) di tutto il mondo e di ogni età e che, guarda caso, è il costante leitmotiv della serie cinematografica. Così oggi e domani potremo riassaporare, da una prospettiva certamente originale, le avventure del valoroso Luke Skywalker, del saggio Yoda, della nobile principessa Leila, così come del fedele R2-D2 e naturalmente, last but not least, dellinsostituibile C-3PO, rappresentato in carne ed ossa dalla «voce narrante» Anthony Daniels. «Comporre la colonna sonora per la saga di Star Wars è stata per me unesperienza unica ed entusiasmante - ha commentato John Williams - e lassemblaggio dei temi musicali tratti dai film per Star Wars In Concert è stato altrettanto piacevole e coinvolgente, in parallelo al lavoro dei montatori della Lucasfilm per la parte video.
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