Todi - Tragedia sulle strade di Todi. Ieri notte Ioan Munteanu, ubriaco, ha falciato con la sua auto uno scooter sul quale viaggiavano due ragazzi. Uno dei due ha perso la vita. Immediatamente arrestato, il romeno di 41 anni è stato rilasciato dopo poche ore dalla magistratura "per la mancanza dei presupposti di legge per procedere alla richiesta di convalida dell’arresto".
Il tragico incidente L’incidente è avvenuto in località Pesciano per cause ancora in corso di accertamento da parte del personale dell’Arma. La vittima - secondo quanto si è appreso dai militari - è Riccardo Fiaschini, 16 anni, mentre un quindicenne che era con lui è stato ricoverato con riserva di prognosi nell’ospedale di Terni. Entrambi sono residenti ad Avigliano Umbro. Dagli accertamenti svolti dai carabinieri - secondo quanto riferito da loro stessi - è emerso che il conducente dell’auto, Ioan Munteanu, romeno di 41 anni, si trovava alla guida in stato di ebbrezza alcolica. Dagli esami medico-sanitari è infatti risultato un tasso alcolemico di 1,54 g/l. È stato quindi arrestato per omicidio colposo aggravato dallo stato di ebbrezza alcolica e denunciato poichè sprovvisto di patente di guida perchè mai conseguita (aveva infatti il foglio rosa). I carabinieri hanno inoltre accertato che l’auto non risultava revisionata secondo i termini di legge.
Il tribunale rilascia il romeno Nel primo pomeriggio, però, Ioan Munteanu è stato rimesso in libertà: il sostituto procuratore Gabriele Paci ha, infatti, deciso di non chiedere la convalida del provvedimento restrittivo. Il magistrato che ha coordinato gli accertamenti dei militari ha rilevato - secondo quanto si è appreso - la mancanza dei presupposti di legge per procedere alla richiesta di convalida dell’arresto disposto la notte scorsa.
Scoppia la polemica Il sindaco di Todi, Giovanni Ruggiano, prende tempo, vuole leggere le carte prima di parlare. "Comunque in questo caso siamo totalmente sconvolti dato che le morti causate sulla strada da ubriachi devono essere punite e affrontate con la massima durezza - commenta il sindaco - come dimostrano le nuove leggi sulla sicurezza del Governo Berlusconi e le sentenze esemplari della magistratura romana su questi fenomeni. Siamo amareggiati e come amministrazione comunale ci stringiamo ancora di più alla famiglia di questo ragazzo che oltre a subire il lutto si sentirà tradita anche dalle istituzioni".
Anche il gruppo di Rifondazione Comunista dell’Umbria ha manifestato contro questa decisione di rimettere l’uomo in libertà: "Non possiamo non rimanere basiti di fronte ad una decisione di cui fatichiamo a comprendere le motivazioni. La certezza del diritto oggi subisce un duro colpo contribuendo a rafforzare il clima di sfiducia che sta penalizzando nel Paese la credibilità delle istituzioni e della magistratura".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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