Guttenberg: il Lingotto ha migliorato l'offerta Fiat, operai di Termini Imerese in piazza

Il ministro dell'Economia tedesco: "Abbiamo ricevuto un piano più completo". In Sicilia manifestazione delle tute blu e la Fiom-Cgil annuncia altre proteste. Su Opel Fiat assicura: "Meno di 10mila esuberi in Europa". Il posto al governo e quello in fabbrica

Guttenberg: il Lingotto ha migliorato l'offerta 
Fiat, operai di Termini Imerese in piazza

Roma - Il ministro dell’Economia tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg ha detto oggi che Fiat ha migliorato la sua offerta per Opel nelle ultime ore e che tutti gli offerenti hanno manifestato volontà di fare altrettanto. "Abbiamo la sensazione che vi sia la volontà di negoziare ancora da tutte le parti. Interessante è che Fiat ha migliorato la sua offerta ancora una volta, abbiamo ricevuto un piano più completo da loro nelle ultime ore". La nuova proposta della Fiat prevedrebbe una maggiore quota Fiat nel capitale dell’Opel e anche un aumento del rischio che la società italiana prenderebbe a proprio carico. È quanto riferisce la Dpa - riportata dall’agenzia Bloomberg - che cita il ministro dell’Economia tedesco. Il portavoce Fiat, interpellato sulla nuova proposta avanzata dal Lingotto, non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Per quanto riguarda i tempi di una decisione sul prossimo partner di Opel è fondamentale quando General Motors (casa-madre del marchio tedesco) presenterà richiesta per l’apertura del procedimento di insolvenza (Chapter 11), ha spiegato il ministro federale dell’Economia. Questo, ha aggiunto, potrebbe succedere la prossima settimana. "Al momento siamo coinvolti in trattative che non richiedono un mio viaggio negli Stati Uniti", ha continuato zu Guttenberg, che ha precisato di trovarsi in costante contatto con i potenziali investitori per Opel. 

Termini Imerese: tute blu in piazza Manifestazione questa mattina a Termini Imerese a difesa dello stabilimento Fiat. Partecipazione massiccia dei lavoratori della fabbrica che assembla la Lancia Y e dell’indotto. Al loro fianco le famiglie, cittadini, parlamentari, sindaci e gonfaloni dei comuni del comprensorio la cui economia è strettamente legata alle sorti della casa automobilistica. «Vogliamo difendere la nostra fabbrica, come abbiamo fatto nel 2002», dicono le tute blu preoccupate per gli effetti dell’operazione Fiat-Opel. Ma non chiedono solo di sopravvivere: vogliono anche un progetto di serio rilancio, con una nuova vettura, investimenti sullo stabilimento e sulle infrastrutture. Ecco perché rilanciano la richiesta di un tavolo per Termini, attorno al quale si dovranno sedere azienda, governo nazionale e giunta regionale. La manifestazione è iniziata con il concentramento in piazza Vittoria, vicino alla stazione ferroviaria. Da qui è partito un corteo che si è articolato per le vie della cittadina (via Stesicoro, via Armando Diaz, via Vittorio Amedeo). Alla fine comizio in piazza Duomo. E lunedì assemblee nelle fabbriche per ragionare sulle iniziative di lotta prossime.

La Cgil: non staremo a guardare «La Fiat di Termini Imerese non si tocca - dice Pippo Di Natale della Cgil - e questo non è uno slogan, ma un impegno che intendiamo onorare a qualunque costo. Faremo tutto ciò che possiamo affinchè non sia il sud e sempre il sud a pagare il prezzo delle scelte dei grandi gruppi industriali». Un piano di salvaguardia con finanziamenti pubblici, di Stato e Regione per rilanciare lo stabilimento della Fiat di Termini Imerese è la proposta lanciata dal segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi, che dal palco in piazza Duomo ha concluso la manifestazioneCremaschi ha spiegato che «la protesta di oggi è solo l’inizio di una grande mobilitazione che riguarderà non i singoli stabilimenti ma l’intero gruppo Fiat». Il sindaco di Termini Imerese, Enzo Giunta, ha sollecitato l’intervento della regione siciliana: «Il governatore Raffaele Lombardo ascolti le preoccupazioni dei lavoratori e assuma iniziative concrete per lo stabilimento». Gli operai delle aziende dell’indotto (Lear coporation, Automotive, Magneti Marelli) hanno sollecitato i sindacati a fare pressioni nei confronti dei governi per consentire la proroga della cassa integrazione, che scadrà a breve.

Alla manifestazione hanno partecipato quattordici sindaci dei comuni del comprensorio; presenti anche delegazioni dei lavoratori metalmeccanici di Messina, Siracusa e Gela. Durante il comizio c’è stato un applauso a Giovanni Falcone e ai poliziotti della scorta uccisi nella strage di Capaci, di cui sono in corso le celebrazioni.

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