Venti di musica progressive in città, «soffiano» sempre, ogni tanto si fanno sentire di più.
Già, il progressive - giusto per ricordare - genere nato negli anni Settanta anche per rispondere all'esigenza di dare alla musica rock maggiore spessore culturale. Ora, a Milano, di questa corrente arriva uno degli rappresentanti più acclamati, ovvero Steve Hackett. Chitarrista dei gloriosi Genesis che ha continuato lungamente anche oltre alle attività del suo gruppo, britannico. Stasera sarà sulla scena del Teatro Dal Verme, dalle ore 21.
In occasione del 50esimo anniversario di «The Lamb Lies Down On Broadway», il musicista presenta una selezione di brani di questo iconico album dei Genesis. Il suo lavoro ha attraversato tutto il catalogo dalla band di origine.
Negli ultimi anni il chitarrista star e la sua formazione, composta da Roger King (tastiere), Nad Sylvan (voce), Jonas Reingold (basso, cori), Rob Townsend (sassofono, flauti, tastiere aggiuntive) e Craig Blundell (batteria), hanno riportato molti di questi album nelle sale da concerto con un prevedibile grande successo. C'è un ospite speciale: Amanda Lehmann, che si è unita all'intero tour, alla chitarra e alla voce. Non finisce qui: nella stessa sera altra musica ad alto livello, di quel periodo. Succede al Teatro degli Arcimboldi.
Dopo un tour di novanta date negli Usa, la più celebre tribute-band dei Pink Floyd arriva in viale dell'Innovazione (ore 21) per una sera di celebrazione del 30° anniversario dell'album «The Division Bell» e il repertorio della band inglese, nell'ambito del Pulse 2024 World Tour.
I Brit Floyd sono molto più di una semplice tribute-band. Con la loro abilità tecnica e gli effetti scenici, includendo video, ologrammi, laser e giochi di luce, al pubblico regalano uno spettacolo degno di nota, tanto che la rivista Rolling Stone li ha definiti «the world's premier Pink Floyd experience».
Da Liverpool nel 2011 a oltre mille spettacoli in giro per il mondo, i Brit Floyd hanno «incontrato» il pubblico con tour sold-out in Europa, Nord e Sud America e Medio Oriente, esibendosi in luoghi iconici come la Royal Albert Hall di Londra e il Radio City Music Hall di New York.Infine, non c'è il due senza il tre, ma bisognerà aspettare un po', esattamente fino al 17 febbraio. Quando, nello stesso luogo, arriveranno i Jethro Tull. Buona musica, buon rock!
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