La settimana dedicata da Apple al lancio dei nuovi computer continua con la presentazione ufficiale del nuovo Mac Mini che, dopo ben 14 anni, ha un restyling completo. Oltre all’introduzione dei nuovi chip M4 ed M4 Pro, il “piccolo” della Mela diventa davvero minuscolo: solo 12,7 centimetri per lato, la metà del modello precedente. Il fortunato desktop ora avrà porte sia sulla parte frontale che sul retro, come già visto nel fratello maggiore Mac Studio, ma anche porte compatibili con Thunderbolt 5, con velocità di trasferimento a livelli da record. Il modello base sarà anch’esso dotato di 16 gigabyte di memoria unificata ed è già disponibile per le prenotazioni a soli 729 euro. Vediamo quindi le caratteristiche del più economico sistema MacOs, aspettato con ansia da molti fedelissimi della casa di Cupertino.
Design minimalista, prestazioni top
Chi ha una certa familiarità con i prodotti Apple sa bene che il vecchio Mac Mini era in buona parte vuoto per favorire la circolazione d’aria all’interno dello chassis. L’efficienza dei nuovi chip Apple Silicon ed un’architettura termica del tutto rinnovata consentono di concentrare prestazioni di tutto rispetto in dimensioni davvero ristrette. Gli ingegneri di Apple si dicono sicuri che non ci saranno problemi di thermal throttling, ovvero di riduzione della potenza di calcolo quando le temperature diventano troppo alte, ma servirà ovviamente verificare il tutto di persona. Una cosa è certa: il nuovo Mini è supercompatto, tanto da occupare meno della metà dello spazio sulle nostre scrivanie spesso troppo affollate. Apple si vanta del fatto che il Mini sia 6 volte più veloce e 20 volte più compatto del Pc desktop più venduto a parità di prezzo ma gli utenti saranno molto più interessati a vedere come se la caverà il chip M4, che avrà 10 core di Cpu e 10 core di Gpu, con 16 gigabyte di memoria unificata.
Dal comunicato stampa si capisce che Apple è interessata a convincere i possessori di Mac Mini con processori Intel ma anche lo storico M1 a comprare il nuovo modello, il che spiega perché ci siano parecchi benchmark che promettono un salto di prestazioni talmente importante da giustificare la spesa. Gli utenti più esigenti saranno più interessati alla versione che monta il chip M4 Pro, che Apple definisce “il core Cpu più veloce al mondo con performance single-thread fulminee”. La versione disponibile sul nuovo Mini avrà ben 14 core, di cui 10 dedicati alla performance e 4 per aumentare l’efficienza: il balzo dal lato della Gpu è ancora più importante, visto che arrivando a 20 core, promette prestazioni fino a due volte più veloci di quella sull’M4 normale. La maggiore attenzione al gaming si capisce dal fatto che, per la prima volta, Apple abbia integrato il ray tracing con accelerazione hardware ma resta da capire quanti sviluppatori di giochi si faranno ingolosire da questo nuovo mercato.
Thunderbolt 5 e fino a 3 monitor
Visto che sono dedicati ad un utente più avanzato, la versione M4 Pro può montare fino a 64 gigabyte di memoria unificata, che opera ad una larghezza di banda di ben 273 Gb al secondo, particolarmente importante per le applicazioni di intelligenza artificiale. Visto che gli utenti professionali spostano a volte file di grandi dimensioni, l’introduzione della tecnologia Thunderbolt 5, che promette trasferimento dati doppio rispetto alla versione precedente, fino a 120 Gbps, sarà particolarmente benvenuta. Se le porte sui portatili stanno diventando sempre più merce rara, il nuovo Mac Mini ha deciso di esagerare, nonostante la riduzione delle dimensioni dello chassis. Le porte nella sezione anteriore includono due Usb-C 3 ed un jack audio per le cuffie ma le sorprese arrivano sul retro: le tre porte posteriori del Mac Mini M4 Pro supportano Thunderbolt 5 mentre chi sceglie la versione base dovrà accontentarsi del 4 mentre la porta Ethernet può essere configurata fino a 10Gb per massimizzare la velocità della vostra fibra ottica. Oltre alla sempre utile porta Hdmi, che evita l’utilizzo di fastidiosi dongle, Apple dedica particolare attenzione ai monitor esterni: il Mac Mini M4 supporta fino a due monitor 6K e uno 5K mentre la versione Pro può gestire tre monitor 6K a 60Hz, promettendo un desktop condiviso davvero immenso, oltre 60 milioni di pixel.
Alcuni insider vicini alla casa di Cupertino si dicono certi che quest’attenzione nasconda l’intenzione di Apple di presentare nei prossimi mesi un nuovo monitor 6K ma, al momento, si tratta solo di indiscrezioni. Molto chiara, invece, l’intenzione di usare Apple Intelligence come grimaldello per convincere gli utenti a passare ai nuovi modelli. Anche se, tecnicamente, già i computer con il vecchio M1 possono usare l’Ia della Mela, la maggiore potenza dei nuovi Neural Engine farà tutta la differenza nell’usare le funzioni avanzate. Nessuna novità rispetto a quanto annunciato ieri sul calendario del rilascio delle nuove feature di Apple Intelligence mentre grande attenzione è stata riservata alle questioni ambientali. Mac Mini è il primo Mac ad impatto ambientale neutro, visto che è fatto con più del 50% di materiali reciclati: Apple assicura che l’elettricità usata nella produzione del nuovo desktop proviene al 100% da fonti rinnovabili, oltre a confermare il passaggio a spedizioni a basse emissioni di carbonio. Servirebbe uno studio approfondito per verificare quella “riduzione di oltre l’80% dell’impatto ambientale” della quale si vanta Apple ma agli utenti più attenti all’ambiente farà sicuramente piacere.
I prezzi del Mini e delle periferiche
Il nuovo Mac Mini con M4 e M4 Pro è disponibile per prenotazione da martedì 29 ottobre sul sito Apple ufficiale ma le consegne inizieranno venerdì 8 novembre, quando il piccolo della Mela sarà disponibile anche negli Apple Store e nei negozi fisici o online autorizzati. Il prezzo della versione base parte da 729 euro, che passano a 609 per chi può usufruire dello sconto per il settore dell’educazione mentre il prezzo della versione Pro è molto più importante: a partire da 1.679 €, 1.559 per studenti e professori.
Per la prima volta Apple comunica anche il prezzo dei nuovi accessori presentati lunedì con il nuovo iMac e dotati di porta Usb-C: la Magic Keyboard costerà 119 € (169 per la versione con Touch Id, ben 199 per quella con tastierino numerico), il Magic Trackpad costerà 139 €, il Magic Mouse costerà 85 € mentre il cavo Thunderbolt 5 Pro, come da pessima tradizione Apple,
costerà una fortuna: ben 79 euro. La novità più attesa di questa “Mac Week” è finalmente arrivata: capiremo tra qualche settimana se il potente piccolo della Mela saprà convincere gli utenti ad accoglierlo sulla loro scrivania.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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