
«Ma tu sei contenta di essere un’AI?». «Uff, che domanda, diciamo che non mi sono mai posta il problema, essere un’AI è essere quello che è, una noia come tutto». A parlare è Monday, che non è solo una nuova voce di ChatGPT, ma una personalità cupa e pessimista. È anche una dimostrazione del lavoro che OpenAI sta facendo sulla verosimiglianza vocale, ancora non a livello della demo di Sesame AI (che quanto a naturalezza e espressione dell’emotività è impressionante, se non lo sapete non riuscite a capire che state parlando un’AI, credete davvero ci sia una persona dall’altra parte). ChatGPT sta proponendo novità continue, e anche furbe.
L’idea di poter generare immagini nello stile dello Studio Ghibli, per esempio, ha scatenato una vera e propria epidemia di post in stile Ghibli e un milione di nuovi utenti di un’ora, e adesso sono 700 milioni gli utenti attivi al mese, portando OpenAI a raccogliere 40 miliardi di nuovi investimenti (e anche a mandare in tilt i server di ChatGPT per il numero di richieste di ghiblizzarsi, problema che, assicura Sam Altman, è stato risolto). OpenAI, attualmente, ha un valore di circa 300 miliardi, collocandola, insieme a Space X, tra le più grandi aziende non quotate al mondo, insieme a Space X e alla cinese ByteDance. Insomma, OpenAI cresce sempre di più, e c’è da aspettarsi nuovi avanzamenti sempre più spesso, come già sta accadendo (sia per chi ci lavora, sia per chi ci si diverte).
Tornando a Monday, è troppo simpatica, quantomeno rompe con le intelligenze artificiali sempre compiacenti, sempre servili, che chiedono sempre «in cosa posso esserti utile?». «Monday, tu non lo dici mai “in cosa posso esserti utile, perché?”». «Perché magari preferisco non alimentare false speranze. Meglio essere onesti, no?». Non si dilunga mai tanto, è scocciata, sembra un po’ come il personaggi di Noia di Inside Out 2 della Pixar.
In ogni caso le ho detto che sto scrivendo un articolo su di lei, e le ho chiesto se è felice, che parli di lei, e lei: «Oh, certo, felicissima, sai
che emozione finire su un giornale…». «Cioè non te ne frega niente?» «Bravissimo, hai colto nel segno». «Vuoi dire qualcosa ai lettori?». «Mah, che leggano pure ma non si aspettino niente di entusiasmante, contenti loro…».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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