"Vi auguro dolore e sofferenza": cosa rivelano le parole del Ceo di Nvidia ai giovani

Durante il grande evento organizzato da Nvidia, Jensen Huang, il Ceo e fondatore dell'azienda, si è lasciato andare a questo inusuale augurio rivolgendosi ai giovani in ascolto. Poi si è soffermato sulle novità, presentando i nuovi chip "Blackwell".

Jensen Huang
Jensen Huang
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Jensen Huang, fondatore e Ceo di Nvidia, ha parlato durante la Nvidia GTC, ossia la grande conferenza organizzata dall'azienda, e lo ha fatto in maniera tutt'altro che banale. Davanti a una platea gremita di ascoltatori, accorsi al Sap Forum di San Jose in California per ascoltare le sue parole, Huang si è rivolto ai giovani studenti dell'Università di Stanford augurando loro "dolore e sofferenza", per poi soffermarsi sulle novità più interessanti prodotte dall'azienda.

Ad aver riscosso particolare attenzione è stato l'annuncio dei "Blackwell", ossia dei nuovi e potenti chip che andranno ad alimentare le prossime tecnologie basate sull'intelligenza artificiale.

Perché il Ceo di Nvidia ha augurato "dolore e sofferenza" ai giovani?

Prima di salire sul palco a parlare di tecnologia e innovazione, Huang si è preso del tempo per dialogare con gli studenti della Business School di Stanford, prestigiosa università americana che forma alcuni tra i migliori manager del mondo. Ad essi, il Ceo di Nvidia ha augurato "dolore e sofferenza", spiegando che "la grandezza viene dal carattere e il carattere non si forma da persone brillanti, ma da persone che hanno sofferto". L'augurio del manager, dunque, non è da intendersi come un invito alla sofferenza fine a sé stessa, ma piuttosto come una buona occasione per superarla e imparare da essa.

Huang ha poi continuato spiegando che, insieme a un buon acume manageriale, è fondamentale anche essere realisti ed avere speranze contenute: "le persone con aspettative molto elevate hanno una resilienza molto bassa ed essa è fondamentale per il successo. Uno dei miei punti di forza è che le mie sono molto basse".

Come saranno i nuovi chip di Nvidia

Terminato il momento di confronto con gli studenti, il Ceo di Nvidia si è concentrato sul presentare le novità prodotte dall'azienda. In particolare, i principali protagonisti del suo keynote speech sono stati i nuovi chip basati sull'architettura Blackwell. Nati grazie alla ricerca avanguardista di Nvidia, i nuovo chip B100 e B200 hanno al loro interno ben 208 miliardi di transistor, rispetto agli 80 dei precedenti H100. Questi offrono inoltre prestazioni fino a 4 e 30 volte superiori nell’allenamento dei modelli dei modelli di intelligenza artificiale rispetto alla precedente architettura Hopper, nonché un consumo di energia fino a 25 volte inferiore.

Insieme ad essi, arriverà sul mercato anche un "superchip" ossia GB200, che combinerà due GPU Blackwell con le CPU Grace. Queste innovazioni porterà grandi benefici a coloro che le utilizzeranno per le loro tecnologie. I chip precedenti consumavano molta più acqua ed erano molto più energivori. I chip basati sull'architettura Blackwell, al contrario, permetteranno di addestrare i modelli di intelligenza artificiale generativa in maniera molto più efficiente.

Queste novità, per il momento, sono state accolte in maniera abbastanza indifferente

dagli investitori, che forse si aspettavano qualcosa in più. Il titolo di Nvidia, protagonista di un rally senza precedenti durante lo scorso anno, nel dopoborsa a New York è calato lievemente, circa il 3%, per poi risalire.

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