Herat - Un convoglio militare italiano è stato attaccato circa due ore fa a colpi di mortaio a nord di Herat: nessun ferito e neppure danni ai mezzi. Il convoglio - come constatato dalla giornalista Gina Di Meo, collaboratrice dell’Ansa, che si trova al seguito dei militari italiani - è poi giunto regolarmente all’avamposto americano di Kush-I-Kuna.
L'attacco al convoglio italiano Il convoglio militare era partito da Herat ed era diretto a Kush-I-Kuna, 116 chilometri a nord, dove è in programma una shura, la riunione dei capi villaggio, e la consegna di bulbi di zafferano, come coltura alternativa ai papaveri da oppio. A circa una quindicina di chilometri dall’avamposto dei militari Usa a Kush-I-Kuna, l’attacco.
I colpi di mortaio, e forse anche razzi Rpg, hanno impattato su una collina, ma almeno uno è passato "molto vicino" ad uno dei mezzi, l’ultimo del convoglio, come testimonia la giornalista. I militari italiani hanno risposto al fuoco e poi hanno proseguito la marcia, arrivando regolarmente a Kush-I-Kuna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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