I cadetti e le debuttanti al gran ballo della Teulié

Fruscìo di rasi, baciamani e uniformi d'epoca, in una dorata atmosfera da belle époque hanno pervaso sabato sera gli ampi saloni della Scuola Militare Teulié. Così vuole il Mac P 100, la tradizionale festa nata nel 1840 per celebrare la fine del corso nelle accademie e nelle scuole con le stellette. Protagonisti dell'evento, i 26 allievi «anziani» del corso «Del Din» e altrettante giovanissime debuttanti che, dopo aver accantonato jeans sdruciti e zainetti scarabocchiati dai compagni di classe, al braccio dei loro cavaliere scendono le ampie scale avvolte in raffinati abiti bianchi impreziositi da pences, organze e lustrini, un po'ondeggiando sui tacchi alti.
«Siamo 50 maturandi - spiega Matteo Sebastianelli, 18 anni, romano, che proseguirà da civile gli studi in Giurisprudenza - e i rimanenti allievi hanno festeggiato con il ballo al Circolo del Giardino, in gennaio. Ma questa sarà per noi una serata indimenticabile». La sua dama è Giorgia Ciabattini, milanese di 17 anni e studentessa al secondo linguistico. «Sì, lo ammetto, sono emozionatissima - commenta la giovane - ed è una esperienza unica. Credevo di incontrare persone e luoghi non adatti a me, e invece mi sono ampiamente ricreduta». Dopo il benvenuto ai 450 ospiti della serata di gala da parte del comandante e preside della Scuola, colonnello Corrado Serto, l'orchestra del maestro Vince Tempera dà il via alle danze. Le coppie si intersecano, roteano, si scambiano riverenze nella quadriglia, nella polonaise e nell'immancabile valzer di Strauss come in uno scenario da fiaba.
Iris e Luciana Pignataro, gemelle assolutamente confondibili, sono due "deb" della Provincia di Cremona. «É una esperienza esaltante ma impegnativa - annota la 17enne Iris - con quattro mesi di corsi di ballo, trucco, parrucchieri, modiste, ma è un mondo diverso, con un suo grande fascino». Aspirazioni per la vita futura? «Fare carriera nell'Arma, come papà». Anche per Katia Valcova, 17 anni, che già posa e ammicca per le foto con un pizzico di malizia da navigata star, «è un evento importante, pieno di coinvolgenti emozioni». Dopo i brindisi fra allievi, al taglio della torta nella grande sala convegno della scuola, è di prassi la foto ricordo con il comandante e lì si scatenano gli hurrà e gli evviva da goliardia. Poi si ammaina lo stendardo del corso: il triennio è finito e ogni allievo sceglierà la sua strada, civile o militare.

Si scandiscono gli addii, gli abbracci, appaiono le smorfie di qualche singulto per l'abbandono dei compagni con i quali si sono condivisi tante fatiche e impegni. E le deb? Applaudono e incitano, anche se il trucco comincia a tradirle con qualche riga sulla guancia e le scarpe col tacco addolorano i piedini delicati. Ma è il Mac P 100, bellezza!

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