I giudici del lavoro: Atm deve assumere l’extracomunitario

La sentenza di secondo grado. Il marocchino vince il ricorso. "No a leggi discriminatorie"

Il Tribunale del lavoro apre ai dipendenti extracomunitari nell’Atm. Dando ragione in secondo grado al marocchino Mohamed Hailoua, 18 anni, che aveva fatto ricorso contro l’Azienda di trasporti milanesi lamentando di non poter essere assunto solo a causa della sua nazionalità straniera. E ribaltando, con una sentenza che sta sollevando un polverone di polemiche, la decisione di primo grado del Tribunale del lavoro.
Oggetto del contendere, il regio decreto 148 del 1931 che prevede la cittadinanza italiana o europea per lavorare nel trasporto pubblico. Il collegio presieduto dal giudice Chiarina Sala ha dichiarato il «carattere discriminatorio» del comportamento dell’azienda, ordinando ad Atm «la rimozione della richiesta della cittadinanza tra i requisiti di selezione delle offerte di lavoro e delle proposte di assunzione, in moduli cartacei o telematici».
Il Tribunale di Milano ha stabilito che la permanenza del requisito di una determinata cittadinanza, ai fini dell’assunzione, «verrebbe ad assumere i connotati di una disparità di trattamento in senso diseguale e più svantaggioso per il “non cittadino“». I giudici hanno pertanto accolto le richieste del marocchino, dopo avere «accertato il carattere discriminatorio del comportamento di Atm Spa». Ordinando inoltre all’azienda «la cessazione del comportamento e la rimozione della richiesta della cittadinanza tra i requisiti di selezione delle offerte di lavoro e delle proposte di assunzione».
Tra chi esprime soddisfazione c’è Nino Cortorillo, segretario generale Filt-Cgil Lombardia, per il quale «ai cittadini interessa che il trasporto pubblico funzioni bene. Atm ha difficoltà a reperire personale e da oggi non saranno assunti tutti i lavoratori stranieri, ma solo quelli che hanno i requisiti professionali». Favorevole anche Roberto Rossi della Cisl, secondo cui «è ingiusto porre dei limiti di nazionalità, e lo stesso vale per i limiti di età posti dalla legge».
Non la pensa così Matteo Salvini, capogruppo della Lega nord, per il quale «è una sentenza aberrante. È arrivata l’ora che questi giudici si trasferiscano in Marocco, dove potranno assaporare le virtù del sistema giudiziario marocchino. Chiamerò Catania e gli fornirò centinaia di curricula di aspiranti autisti lombardi».
Per il segretario di Uil Trasporti, Piero Pozzoli, «la sentenza del Tribunale è illegittima e fuori dal mondo. Il decreto regio è una legge dello Stato che non può essere modificata dai giudici, ma solo dal Parlamento».
Infine, il vicesindaco Riccardo De Corato precisa che «Atm non ha fatto altro che rispettare una legge vigente.

Il fatto che l’extracomunitario non abbia mai presentato domanda di assunzione all’Atm, non spazza via i dubbi che la questione sia stata strumentalizzata per alzare un polverone contro l’azienda trasporti e di riflesso contro il Comune».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica