I monaci del Monte Athos non vogliono pagare l'ICI

La Grecia è incalzata dall'Europa perché risani i suoi conti in cambio dell'aiuto comunitario, ma da questo orecchio i pope ortodossi non ci sentono: non intendono versare un euro

La Grecia sprofonda nei debiti e l'Europa fa la voce grossa? Ai monaci del Monte Athos non importa nulla. In aperta sfida al governo greco, i religiosi della comunità monastica autonoma millenaria, si rifiutano di pagare l'equivalente ellenico dell'Ici.
Il ministero delle Finanze di Atene, costretto ad accettare un piano di salvataggio internazionale, ha recentemente annunciato l'intenzione di tassare ogni immobile posseduto dai monaci al di fuori dei confini dello Stato autonomo.
Il Monte Athos è suddiviso in 20 territori autonomi dell'omonima penisola nel nordest della Grecia ed è il centro spirituale della Chiesa Ortodossa. Nonostante le proteste del Parlamento europeo, sono bandite le donne, giornaliste comprese, in tutto il territorio di 300 chilometri quadrati della penisola, dedicata alla Vergine Maria fin dall'anno 1060.
In base alla Costituzione greca, il Monte Athos è esente dal pagamento di qualsiasi tassa o tariffa.

Ora i 2600 religiosi hanno deciso di riunirsi in seduta di emergenza per denunciare il mancato rispetto della loro autonomia da parte del governo di Atene, dopo aver inviato una lettera di protesta al primo ministro George Papandreou. Proprietari di un patrimonio immobiliare di milioni di euro sparso in tutto il Paese, i monaci minacciano la rottura di ogni contatto con il governo.

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