I mormoni pensano in grande Il loro primo tempio è maxi

RomaI mormoni adesso pensano in grande anche nell’angusta cornice del nostro Stivale. Per il primo tempio della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è stata scelta un’ampia area nella periferia orientale della capitale. I lavori sono già iniziati da qualche mese e termineranno entro il 2014. Per adesso i seguaci di Joseph Smith si ritrovano negli angusti spazi di via Cimone nel cuore di Montesacro, dove è già un problema parcheggiare un motorino, figuriamoci trovare posto per pullman e auto provenienti da tutta Italia. Sì, perché l’obiettivo dei responsabili italiani della prima Chiesa mormone è proprio di far erigere un centro religioso capace di attirare «pellegrini» da tutto il Paese. E per l’occasione è stata scelta una zona, Settebagni, vicina all’autostrada e alla Salaria, quindi comoda. E dove poter disporre di una grande area di quasi 4mila mq.
La chiesa sorgerà a poca distanza da altri templi della modernità consumista (Ikea e Decathlon) e si aggiungerà così alle 135 chiese mormone sparse prevalentemente negli Stati Uniti (in Europa sono appena 11).
Per lanciare la notizia è stata organizzata anche una conferenza stampa. Nel villino liberty di Montesacro hanno predisposto anche un plastico che ricorda vagamente la «cattedrale» di Salt Lake City, orgoglio di tutta la comunità mormona. «Lo aspettiamo da tanto tempo» mormora, quasi commosso, Giuseppe Pasta, responsabile dei rapporti istituzionali dei mormoni. Mostra il plastico del futuro centro religioso e, come tutti, sorride. L’edificio, i cui cantieri sono aperti già da giugno sorgerà su superficie di 3.800 mq. Immerso nel verde e dotato di ampi parcheggi sarà affiancato da altre strutture: il centro visitatori e la biblioteca genealogica (dove si raccolgono tutte le informazioni degli avi di ogni fedele allo scopo di poter offrire loro una benedizione retroattiva come auspicava già il fondatore della Chiesa, Joseph Smith due secoli fa). A completare la struttura anche una Casa per le riunioni e una foresteria. «Tutto il complesso sarà libero e aperto - dice il presidente della Chiesa di Roma Massimo De Feo - e questa è la cosa più bella: chiunque potrà venirci a trovare anche di sabato e domenica, magari dopo un giro al centro commerciale».
«I templi sono gli edifici più sacri sulla terra - aggiunge Gerald Caussè, referente europeo della Chiesa mormona, quasi a riportare l’attenzione sull’aspetto propriamente religioso - e siamo ben felici di realizzarne uno qui a Roma». Nella Capitale sono circa 2.200 i fedeli della Chiesa di Gesù Cristo, oltre 24 mila in tutto lo stivale. «In Italia - ricorda De Feo - ci sono un centinaio di congregazioni, cinque solo a Roma. Non siamo più in una fase pionieristica ma radicata sul territorio e proprio per questo riteniamo molto importante la creazione di un tempio».
Però un po’ di atmosfera da «terra nuova» si respira nella zona est della capitale dove sono già sorti grandi centri commerciali e dove, a un passo dal Grande Raccordo, la Capitale offre di sé un’immagine affatto nuovo e poco ancorata ai cliché capitolini, con i moderni comprensori residenziali del Nuovo Salario. Sembra quasi naturale che gli eredi di Joseph Smith, i cui primi seguaci attraversarono compatti il Midwest per trovare nello Utah la cornice più adatta per fondare una comunità coesa e molto determinata, abbiano scelto l’area a ridosso di Settebagni.


E c’è chi, guardando il plastico, si abbandona anche a commenti ben più prosaici. Con i lavori di questo nuovo tempio, mormora un fedele della Chiesa di Joseph Smith, si aiuterà anche l’economia: l’indotto è notevole.

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