I Negramaro senza sconti: "Non cerchiamo le mode"

Esce il disco "Free Love" con ospiti come Elisa e Fabri Fibra. A settembre il tour nei palasport

I Negramaro senza sconti: "Non cerchiamo le mode"
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E poi arrivano dischi come questi. Si dice spesso che il pop rock sia al capolinea, che le idee siano finite e la passione pure. Invece un disco come Free love dei Negramaro (in uscita il 22 novembre) conferma che, anche dopo più di vent'anni, una band può ancora avere la forza e la creatività per portare a casa il risultato. In poche parole, come ha scritto Giuliano Sangiorgi nelle note stampa, è «una lotta continua e aperta tra l'uomo che vorrei essere e l'animale che mi porto dentro». E in effetti già il singolo Marziani, con quella chitarra Dobro graffiante, era il biglietto da visita di un album che ha uno spirito blues coniugato con la modernità. «Free love, ossia amore libero, sembrano parole anche troppo buoniste. Ma per noi esprimono l'idea di un amore assoluto, sciolto da qualsiasi legame».

E che i Negramaro abbiano ritrovato non soltanto la sintonia creativa ma pure il calore espressivo si capisce dai rapporti tra i membri della band, da Giuliano al chitarrista Lele Spedicato fino ad Andrea Mariano, Ermanno Carlà, Danilo Tasco e Andrea De Rocco. Scherzano, giocano, ognuno ha il proprio ruolo. «Quando abbiamo attraversato la grande crisi, ossia il nostro anno zero nel 2018, me ne stavo a New York a scrivere canzoni ma avevo la sensazione che non stavo facendo un c...», dice Sangiorgi, parlando chiaro alla generazione prossima ventura: «Non faccio polemica ma ricordo che per un musicista stare in studio di registrazione è una gran bella cosa mentre restarsene chiusi in casa è sbagliato». Spieghiamoci meglio (con le parole di Sangiorgi): «È bello stare a casa a cercare l'hype ma poi la differenza la fanno situazioni come quella di suonare con Tiziano Ferro e un pianoforte a coda». Non a caso i Negramaro, con il supporto di Filippo Sugar, uno degli ultimi discografici che siano più appassionati che manager, hanno registrato le nuove canzoni negli Hansa Studios di Berlino, luogo preferito da fuoriclasse come U2, David Bowie, Depeche Mode, Iggy Pop e Rem. E qui si sono sviluppate le collaborazioni con Malika Ayane, Elisa, Niccolò Fabi, Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Jovanotti e JJ Julius Son. «Pensavamo di fare uscire il disco in tarda primavera ma poi lo abbiamo ritardato così in questo autunno possiamo incontrare il nostro pubblico in tante città italiane». E poi?

«Bella domanda, abbiamo un bel po' di progetti ma ancora non possiamo dire nulla». Di sicuro c'è il tour che parte il prossimo anno a fine settembre da Jesolo passando poi dal Forum di Assago per finire il 29 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma.

Un nuovo passo per una band che mostra una lucidità invidiabile. Giuliano Sangiorgi: «Siamo cresciuti con i Public Enemy, che invitavano a non credere all'hype, alla montatura. Ora siamo al rap che torna a credere all'hype». Come dargli torto.

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