Al lavoro, con un forte senso di responsabilità, per traghettare l'Italia e gli italiani fuori dalla crisi economica. Sia l'ex premier Silvio Berlusconi sia il segretario Angelino Alfano continuano a ripeterlo. Durante l'ufficio di presidenza del Pdl, il Cavaliere ci ha tenuto a precisare che è "il principale supporto del governo" e che, proprio per questo, il presidente del Consiglio Mario Monti deve tenerne conto. "Non faremo mancare - ha chiarito Berlusconi - il nostro supporto all’esecutivo". Da qui l'avvertimento: "Siamo ancora il primo partito d’Italia, siamo oltre il 28% secondo gli ultimi sondaggi. Abbiamo concrete possibilità di vincere le prossime scadenze elettorali".
"Se fossimo andati alle elezioni prima ci avrebbero addebitato la colpa della crisi. Ricordiamoci che nel 2006 siamo stati in grado di recuperare 13 punti. Possiamo vincere". Berlusconi lo ripete con chiarezza. Una cosa è il supporto al governo Monti, un'altra è l'approvazione a scatola chiusa dei provvedimenti: "Questa non è la nostra manovra, non è la manovra del Pdl, deve essere chiaro. Ma la votiamo solo per senso di responsabilità". Dopo essere riuscito a fare cancellare l'inasprimento dell'Irpef contenuto nella prima bozza della manovra economica, il Cavaliere mette in chiaro che il Pdl sosterrà il governo tecnico. Ma se si dovesse andare alle elezioni anticipate, non ci sarebbero comunque problemi.
"Il nostro compito è complesso e difficile ma non è più facile quello del Pd sebbene loro abbiano vissuto, specialmente per i primi giorni, sui festeggiamenti della caduta del governo Berlusconi", ha spiegato anche Alfano ricordando che bisogna sostenere il governo Monti "con un atteggiamento costruttivo e non di pura condiscendenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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