I piccoli(ssimi) editori pensano in grande

Fra thriller biografici, classici del cinema e della scienza e la televisione che colonizza la letteratura

Felicemente agguerriti nella scelta di titoli di culto o di nicchia, curati e accattivanti: sono i piccoli e piccolissimi editori indipendenti, che danno una scossa brillante alla rentrée 2018. Tra i più interessanti segnaliamo l'originale e global Carbonio che - dopo aver portato in libreria alla fine di agosto Masha Gessen con Perfect rigor. Storia di un genio e della più grande conquista matematica del secolo, ricostruzione della tragica vita del geniale matematico russo Grigorij Perel'man - promette un ottimo novembre: vedremo in libreria il provocatorio pamphlet Meglio non essere mai nati. Il dolore di venire al mondo del filosofo sudafricano David Benatar, campione del nichilismo contemporaneo, per il quale la vita è così tragica che l'ottimismo evoluzionista non è un'opzione, e Il talento del crimine di Jill Dawson, che potrebbe segnare la nascita di un nuovo genere, il thriller biografico. Al centro del plot, infatti, la vita di Patricia Highsmith e gli abissi della sua mente letteraria, ossessionata dalle visite di una misteriosa giornalista.

Altro marchio da tenere d'occhio è il raffinato ItaloSvevo, che per la sua collana «Piccola Biblioteca di Letteratura Inutile» il 6 settembre porta in libreria Silvio Perrella, a ottobre Giovanni Nucci e ad autunno inoltrato propone due vere chicche: Quante Venezie dell'editore e autore da poco scomparso Cesare De Michelis, che esplora i volti della laguna in quattro storie tra passato e cambiamento e, per le strenne, un asso, il dramma di Orson Welles Moby Dick Rehearsed (qui tradotto da Marco Rossari), messo in scena per la prima volta nel 1955 al Duke of York's Theatre a Londra, teatro nel teatro ispirato al capolavoro di Melville.

La US-oriented Black Coffee lancia invece un titolo che farà discutere. L'11 ottobre arriva infatti Boy Erased di Garrard Conley - da cui è stato tratto un film che in Italia uscirà a novembre, con Russell Crowe e Nicole Kidman - memoir del figlio gay di un pastore protestante in un paesino dell'Arkansas che viene mandato a un campo di «conversion therapy» affinché «guarisca» dall'omosessualità. La storia va oltre il coming out per affrontare temi come l'identità, la fede e la famiglia, come cita il sottotitolo, e identifica, senza additarli, codici sociali e stereotipi cruciali per la comprensione di che cosa ancora intendiamo per devianza sessuale.

Dalla narrativa americana alla saggistica autorevole con Codice, che per il 13 settembre ha in serbo Nessun dorma, raccolta di scoperte e testimonianze dal turbolento mondo del sonno, a firma del divulgatore scientifico, ma soprattutto narcolettico, Henry Nicholls, e Houdini di Massimo Polidoro, l'opinionista amato da Piero Angela. Sontuose strenne di Codice, in uscita rispettivamente il 25 ottobre e l'8 novembre, saranno Quadri della natura di Alexander Von Humboldt, un classico della letteratura scientifica con decine di illustrazioni, e Mirabilia. La botanica nascosta nell'arte di Renato Bruni, in cui le opere di Hopper, Warhol, Banksy, Hokusai svelano il mondo delle piante, le dinamiche ecologiche e le nuove frontiere della ricerca scientifica proprio come in una mostra d'arte.

Per chi privilegia la prospettiva critica sull'inarrestabile diffusione e accelerazione mediatica e digitale, l'editore Franco Cesati propone due titoli da riflessione in un giorno di pioggia, entrambi in uscita a ottobre: Ecce Video.

TV e letteratura dagli anni Ottanta ad oggi, firmato dalla coppia Venturini-Melani, esplora la (spesso inquietante) presenza della tv nelle opere letterarie, da Antonio Scurati a Walter Siti, e People watching in rete di Alice Avallone che si occupa di etnografia digitale - o netnografia, come la definisce l'americano Robert Kozinets - ovvero costumi, rituali e linguaggi delle aggregazioni online, così spesso «spiati» dai maghi del marketing.

SVit

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